
E’ lutto cittadino a Napoli, per la morte del giovane Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito a Roma prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso.
Con la sua morte, ora si aprono nuovi scenari per Daniele de Santis, l’uomo detenuto a Regina Coeli, individuato come colui che sparò al gruppo di supporters napoletani.
E la situazione ora si aggrava perché trattasi non più di tentato omicidio, ma di omicidio volontario: questa la nuova ipotesi di reato contestata all’ex ultrà romanista.
Tempestivo è stato l’intervento di Eugenio Albamonte, titolare dell’inchiesta giudiziaria, che ha già nominato professor Costantino Cialella, come medico legale al quale sarà affidato l’incarico di eseguire l’autopsia su Esposito, al Policlinico Umberto I di Roma.
Intanto la città di Napoli piange l’ingiusta e tragica scomparsa di un concittadino e nell’auditorium di Scampia, è stata allestita la camera ardente che dovrebbe accogliere la salma di Ciro Esposito, lo fa sapere Angelo Pisani, presidente della Municipalità nel cui territorio cade anche il rione di Scampia.
Pisani, che è anche uno degli avvocati di Esposito, ha avviato una raccolta firme per chiedere al Presidente Napolitano la medaglia al valore civile per Ciro: “Non dimentichiamo che è stato ferito e poi è morto dopo una lunga agonia per avere cercato di difendere donne e bambini da un attacco con bombe carta a un pullman di supporter partenopei”. L’avvocato ha anche fatto sapere che è stata inoltrata alla magistratura l’istanza di rilascio della salma.