
“Mare, profumo di mare… con l’amore io voglio giocare…”
Estate, tempo di relax e scappatelle e allora vediamo di analizzare un caso – si spera – limite.
Che succede se l’amante, diventata successivamente ex, minaccia di rivelare la relazione extraconiugale alla moglie del fedifrago, chiedendo soldi per il silenzio ?
Per la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 9750/2020 pretendere soldi con la minaccia di rivelare la relazione adulterina configura il reato di estorsione.
A nulla sono valse le giustificazioni della donna secondo la quale il denaro richiesto rappresentava una sorta di “risarcimento” per le sofferenze subite.
Sia per il Tribunale, che per la Corte di Appello la donna non era titolare di alcuna pretesa tutelabile, in quanto mancava il presupposto per il riconoscimento di una somma per le sofferenze patite.
La Cassazione ha dato nuovamente torto all’amante, condannandola in via definitiva per il reato di estorsione, rigettando anche la difesa dell’imputata che, a sua discolpa, dichiarava di non avere idea dell’illegittimità della sua condotta, una sorta di “ho chiesto soldi ma a mia insaputa…”
E come in ogni triangolo c’è sempre una “cornuta e mazziata”, ma questa volta non è la moglie.
E ora che ve l’ho detto … buone vacanze.
“Mare, profumo di mare… con l’amore io voglio giocare…”