
Logo del Roland Garros
La settimana tennistica, si sa, finisce la domenica, giorno in cui si giocano le finali; ma ogni regola ha le sue eccezioni, e la settimana che finisce oggi è proprio una di esse. Le finali dei tornei di Lione e Ginevra, infatti, si sono giocate ieri, per lasciare spazio al Roland Garros che comincia oggi.
Il torneo della città svizzera è stato vinto, secondo pronostico, dalla prima testa di serie del tabellone, il tedesco Alexander Zverev, unico top ten che ha deciso di passare la settimana prima del Roland Garros giocando; il ventiduenne numero 5 al mondo non ha avuto però vita facile, considerato che gli ci sono voluti tre set per superare Dellien ai quarti e Delbonis in semifinale, entrambi peggio posizionati di lui, nel ranking mondiale, di oltre 80 posti. Una vera battaglia è stata poi la finale contro il cileno Nicolas Jarry, numero 75 al mondo battuto dal tedesco per il rotto della cuffia al tie break del terzo set dopo essersi visto annullare ben quattro match point. La vittoria del torneo quindi, per come maturata, ha lasciato la sensazione che Alexander non sia nella sua forma migliore.
A Lione, l’altro torneo ATP250 della settimana, ha vinto a sorpresa il francese Benoit Paire, numero 51 al mondo non titolare di testa di serie. Nel suo percorso, il veterano di Avignone è stato favorito dalla sconfitta anzitempo della testa di serie numero 2, lo spagnolo Bautista Agut, sconfitto ai quarti dal ventunenne americano Taylor Fritz; la partita dei quarti è stata la più difficile anche per il futuro trionfatore del torneo, che ha superato il canadese Shapalov, numero 23 al mondo, solo al tie break del terzo set. Paire ha poi vinto in due set sia la semifinale contro Fritz, superato per 6-4 6-2, sia la finale contro l’altro canadese iscritto al torneo, il giovanissimo, appena diciottenne, numero 28 al mondo Felix Auger Aliassime, sconfitto con un secco 6-4 6-3.
Una speciale menzione per l’unico italiano che ha giocato questa settimana, il diciassettenne altoatesino Jannik Sinner: giunto tramite le qualificazioni al tabellone principale del torneo di Lione, il ragazzo di San Candido è stato sconfitto al primo turno dal francese Tristan Lamasine, peggio classificato di lui ma dotato di molta maggiore esperienza considerati i suoi ventisei anni di età ed i nove anni di professionismo. Nonostante la sconfitta, l’accesso al tabellone principale consentirà a Jannik di guadagnare preziosi punti e quindi di migliorare la sua duecentoventinovesima posizione nella classifica mondiale.
Archiviati questi ultimi due tornei di avvicinamento, oggi comincia il Roland Garros, il secondo torneo Gran Slam del 2019 da molti considerato il campionato mondiale di tennis su terra battuta.
Il favorito numero uno per la vittoria finale non può che essere Rafael Nadal, non fosse altro per il fatto che il majorchino ha vinto 11 delle ultime 14 edizioni; a questo si aggiunga che Rafa ha dimostrato di aver programmato perfettamente questa parte di stagione, vincendo Roma ed arrivando a Parigi in ottima forma.
Un mezzo gradino più sotto si piazza Novak Djokovic, il numero uno al mondo finalista a Roma e trionfatore a Madrid; il serbo è parso in ottima forma, ed ha uno stimolo in più: vincendo a Parigi, infatti, coglierebbe per la seconda volta il Piccolo Slam, un obiettivo che solo lui può vantare di aver raggiunto (a cavallo degli anni 2015-2016), cioè la vittoria consecutiva, ma non nello stesso anno, dei quattro tornei del Grande Slam, essendo l’attuale campione di Wimbledon e US Open 2018 e dell’Australian Open 2019.
Ad una spanna dai due Immortali, tutti gli altri; in ordine di possibilità di successo, a parere di chi scrive: Dominic Thiem, testa di serie numero 4, finalista qui a Parigi nel 2018 e capace, quest’anno, di vincere due tornei tra cui Barcellona; Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 6, anche lui vincitore di due tornei nel 2019, rivelazione di questa prima parte dell’anno; Alexander Zverev, testa di serie numero 5, vincitore ieri del torneo di Ginevra ma forse non nella sua forma migliore. Una menzione particolare merita Roger Federer; l’Immortale manca dallo Slam parigino dal 2015, e sulla terra rossa non sembra valere, per ragioni anagrafiche e di non grande attitudine alla superficie, la terza testa di serie che pure gli è stata attribuita in ragione del suo piazzamento nella classifica mondiale; ma si sa, King Roger è sempre King Roger, e con lui in campo non si può mai dire cosa succederà, se non che ogni partita sarà un grande spettacolo.
Vediamo adesso gli italiani, nella speranza di poter continuare a parlarne anche durante la seconda settimana di torneo.
Cominciamo con una buona notizia: vedremo certamente un azzurro al secondo turno, considerato che Fabio Fognini, che gode di una splendida nona testa di serie in virtù della sua posizione nel ranking mondiale, e Andreas Seppi giocheranno il primo turno l’uno contro l’altro. Questo slam parigino è l’occasione, per Fognini, di entrare finalmente nella top ten mondiale, dopo aver raggiunto questa settimana il suo best ranking occupando l’undicesima posizione; per riuscirci, dovrà fare meglio del quarto turno dell’anno scorso, obiettivo alla sua portata considerato che nel 2018 partì con la testa di serie numero 18.
Ottime opportunità di passare il primo turno le ha anche Marco Cecchinato, che si vedrà di fronte Nicolas Mahut; il francese, specialista del doppio, rende molto meno in singolare, tanto da essere fuori dai primi duecento del mondo. Se c’è da ritenere che non avrà difficoltà a superare il primo turno, è difficile credere che Cecchinato possa ripetere la straordinaria prestazione dell’anno scorso, in cui raggiunse la semifinale battendo ai quarti niente di meno che Nole Djokovic; ma in fondo, sperare costa nulla.
Matteo Berrettini, dopo l’exploit di Roma, trova al primo turno di Parigi l’ostico spagnolo Pablo Andujar, che sulla terra rossa vale certamente più della novantatreesima posizione che occupa nel ranking mondiale; i due si incontrano per la prima volta, ma il pronostico favorisce il nostro Matteo, vista anche la splendida forma di cui gode in questa primavera.
Più difficile sarà il primo turno per Salvatore Caruso; il numero 148 al mondo dovrà affrontare lo spagnolo Jaume Munar, che occupa una classifica migliore di quasi 100 posizioni. Contro il pronostico giocherà anche Stefano Travaglia che dovrà affrontare il top 50 francese Adrian Mannarino. Una classifica peggiore di oltre 160 posizioni e la circostanza di dover affrontare un avversario che gioca in casa rendono davvero arduo il primo turno di Simone Bolelli opposto a Lucas Pouille. Non ha goduto di migliore sorte Thomas Fabbiano, che dovrà vedersela con il croato numero 13 al mondo Cilic.
Ed infine, Lorenzo Sonego: il 24enne di Torino, numero 73 al mondo, si starà chiedendo se il risultato del sorteggio sia stato una botta di fortuna o di sfortuna: in primo turno si troverà di fronte Roger Federer. Non esito a credere che per Lorenzo giocare contro Roger sul campo centrale del Roland Garros sia un sogno che si realizza; e quando realizzi un sogno, hai già vinto, ed il risultato del match conta davvero poco.