Con il Progetto Ri.p.art.E. (Riqualificazione personale artistico e dello spettacolo), al via
al Teatro di San Carlo una nuova fase dedicata alla formazione del personale dipendente
per l’acquisizione di competenze specialistiche.
Dopo “Nuove competenze – Opportunità per innovare le arti teatrali” parte dunque la
seconda fase del percorso formativo dedicato al personale artistico del Massimo napoletano
e sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
L’obiettivo del progetto è non solo sviluppare competenze tecniche e specialistiche che
favoriscano l’adozione di metodologie di lavoro innovative e avanzate, ma soprattutto
accrescere ulteriormente la qualità del capitale umano aziendale attraverso un programma
formativo che vede la cooperazione tra mondo del lavoro, della formazione e mondo
accademico.
Il Teatro di San Carlo di si avvarrà infatti del coordinamento scientifico e della
collaborazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Al laboratorio formativo di 150 ore parteciperanno esclusivamente i lavoratori appartenenti
all’area artistica: artisti del coro, tersicorei, professori d’orchestra e maestri collaboratori.
Il laboratorio fornirà competenze avanzate, teoriche e storiche, intorno ai modi e alle forme
dei prodotti teatrali, musicali, cinematografici e audiovisivi.
L’idea nasce dalla consapevolezza che la cooperazione di tutte le forze che partecipano
al processo produttivo può essere raggiunta rafforzando nell’azienda il senso di
comunità.
Il Progetto Ri.p.art.E. è realizzato dal Teatro di San Carlo in partnership con l’agenzia
S.T.A.M.PA. Consulting.
I laboratori tematici del percorso formativo
Il percorso formativo prevede i seguenti laboratori tematici:
Il “laboratorio della musica e dello spettacolo” che prevede tre principali aree di
apprendimento. L’area musicale fornisce competenze teoriche, storiche e analitiche
aggiornate relative alle forme dell’espressione musicale colta e popolare, tenendo conto dei
dati storici, archivistici, testuali e stilistici.
Il “laboratorio dello spettacolo teatrale” fornisce competenze sulla drammaturgia e sulle
teorie e le tecniche dello spettacolo, tenendo conto dei dati storici e archivistici, nonché
delle competenze di lettura stilistica dei prodotti dello spettacolo.
Il “laboratorio della cinematografia e dell’audiovisivo” approfondisce gli aspetti storico-
teorici e fornisce gli strumenti analitici per confrontarsi con testi cinematografici, televisivi
e multimediali, approfondendo generi e forme dell’audiovisivo e teorie e tecniche
dell’analisi del film.
“Il mondo dello spettacolo dal vivo attraversa un periodo di grandi trasformazioni – dichiara
il Sovrintendente Stéphane Lissner – per cui reputo fondamentale in questo particolare
momento storico, puntare sulla formazione dei lavoratori del teatro e proiettarci con
maggiore consapevolezza nel futuro. L’innovazione, le nuove tecnologie e il digitale ci
aprono infatti nuovi scenari con cui l’impresa culturale non può fare a meno di dialogare e il
capitale umano è elemento imprescindibile per affrontare le nuove sfide che il presente ci
impone”.
“Già durante la fase più acuta della pandemia – afferma il direttore generale Emmanuela
Spedaliere – il Ministero del Lavoro ci ha sostenuto con un progetto formativo di alto
livello.
Con Ri.p.art.E. intendiamo valorizzare ulteriormente le professionalità che compongono il
nostro Teatro offrendo loro nuove prospettive di rigenerazione artistica e culturale e
mettendo il lavoratore dello spettacolo al centro di un costante percorso di arricchimento
professionale”.
Il piano formativo prevede la realizzazione di n. 150 ore di formazione articolate in n. 2
azioni formative e destinate a n. 193 dipendenti della Fondazione.