

È giunta ieri la condanna da parte del gup Manuela Scudieri. Per il nordafricano il massimo della pena possibile: 20 anni di reclusione più tre da passare in una casa di cura per la sua schizofrenia paranoidea (diagnosi psichiatrica riscontrata dopo il suo gesto). È stata accolta, così, la richiesta di condanna del pm di Milano Isidoro Palma e la pena è stata ridotta di un terzo, riconoscendo la semi-infermità mentale del ghanese.[divider]I parenti delle vittime non ci stanno ed Andrea, figlio di Ermanno, si chiede come sia possibile che, in paesi come gli Stati Uniti, Kabobo sarebbe stato condannato all’ergastolo o alla pena di morte, mentre in Italia se la caverà con 20 anni di carcere. Inoltre, la sentenza ha stabilito un risarcimento per le famiglie delle vittime, da quantificare in sede civile, ma che si aggira tra i centomila e i duecentomila euro. Ovviamente, essendo Kabobo un nullatenente la situazione si complica e, per questo motivo, i familiari stanno prendendo in considerazione l’idea di intentare causa al Viminale, colpevole di non aver mai costituito un fondo al fine di indennizzare le vittime di reati intenzionali violenti.
Gli avvocati difensori di Kabobo, Benedetto Ciccarone e Francesca Colasuonno, sono in attesa di conoscere le motivazioni della condanna per poi andare in appello e chiedere l’assoluzione del loro assistito poichè, secondo il loro parere, era totalmente incapace di intendere e di volere nel momento del folle gesto.[divider]
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