
Per domani 15 dicembre è previsto uno sciopero totale di 24 ore dei trasporti pubblici.
O forse sarebbe meglio dire “era”.
Perché Matteo Salvini Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha nuovamente usato l’arma della precettazione per ridurre la durata dello sciopero: da 24 a 4 ore, motivandola con l’esigenza di attenuare l’impatto sulle attività quotidiane e sui pendolari, che, con numeri a 7 cifre, utilizzano quotidianamente il trasporto pubblico. Per l’effetto lo sciopero è stato così rideterminato:
- Treni: Sciopero dalle 10:00 alle 14:00.
- Tram: dalle 10:00 alle 14:00.
- Bus: dalle 10:00 alle 14:00.
- Metro: dalle 10:00 alle 14:00.
Ma questi sono orari generali perché ogni Azienda dei trasporti può scegliere liberamente l’orario dello sciopero, garantendo sempre i limiti imposti dalla L. 146/1990, che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. E, per i trasporti che rientrano a pieno titolo in questa categoria “protetta”, devono essere garantiti almeno il 50% dei servizi, rispetto a quelli ordinari.
L’ ANM invece fa caso a sé e – irriducibile passionaria dello sciopero – al momento resta ferma sulle 24 ore di sciopero per cui la proclamazione è ancora dalle 03:00 di Venerdì 15 Dicembre alle 3:00 di Sabato 16 Dicembre, garantendo i seguenti servizi minimi:
- Tram, Bus, Filobus: Servizio garantito dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00
- Funicolari (Mergellina, Centrale, Montesanto): Ultima corsa mattutina alle 09:20, ripresa del servizio alle 17:00; ultima corsa serale alle 19:50
- Metro Linea 1: Prime corse da Piscinola alle 06:30 e da Garibaldi alle 07:10; ultime corse mattutine alle 09:10, ripresa pomeridiana alle 17:03 da Piscinola e 17:43 da Garibaldi; ultime corse serali alle 19:34
Le linee della Circumvesuviana, Circumflegrea, Cumana e Metrocampania Nordest non aderiscono allo sciopero.
Ma, per par condicio, analizziamo anche i motivi che hanno determinato i Sindacati a proclamare questo sciopero e che sono sostanzialmente rinvenibili nel miglioramento delle condizioni di lavoro e dello stato dei trasporti pubblici.
Ora, per quanto riguarda le condizioni di lavoro, sicuramente non si tratta delle condizioni economiche, visto che i dipendenti di ANM – azienda partecipata al 100% dal Comune di Napoli, che, diciamo, non nuota proprio nell’oro – possono godere, ad esempio, della quattordicesima mensilità, negata alla maggioranza dei comuni lavoratori mortali.
Per quanto riguardo lo stato dei trasporti pubblici, quello si, va sicuramente risanato e non semplicemente migliorato. Ma allora, se il motivo dell’agitazione è questo, allora, lo sciopero dovrebbe essere permanente !