

PIOGGIA A CATINELLE
Che sul circuito di Francorchamps si sarebbe abbattuto un violento nubifragio, nelle ore in cui era prevista la gara di F1, lo si era capito. Le previsioni del tempo, i radar, le sofisticate antenne non lasciavano spazio a dubbi. Si correrà in modalità “shower rain”, si era detto più volte al paddock. Ciò che nessuno si sarebbe aspettato, invece, è il modo quasi imbarazzante in cui la “gara-non gara” di Spa si è poi effettivamente svolta: una lenta processione di vetture a passo d’uomo incolonnate dietro la safety car, durata appena 2 giri di pista, degna dei più antichi rituali religiosi di certi borghi italici, in cui sono mancate solo le candele accese e l’effige del santo patrono di turno.
Uno spettacolo piuttosto deprimente che non consegna affatto, come un tempo, un’immagine roboante della attuale Formula 1, considerato che le appena due tornate sul circuito belga, nel diluvio, sono bastate grottescamente – a norma di regolamento – ad assegnare punti (ridotti alla metà) iridati in classifica.
ERA NECESSARIO FAR PARTIRE LA GARA ED ASSEGNARE PUNTI IRIDATI?
Rinvio dopo rinvio, la direzione corsa ha deciso di far partire comunque la gara alle ore 18,17, con circa 3 ore di ritardo rispetto all’orario di cartello. Un’attesa estenuante che ha sgonfiato l’entusiasmo di tutti, sia al di qua che aldilà del teleschermo. Una gara che, in realtà, non c’è mai stata, poiché dopo appena due giri di pista è stata sventolata la bandiera rossa a sancire la definitiva fine della competizione, con assegnazione di punti iridati – ridotti alla metà – ai piloti, secondo l’ordine di arrivo e, quindi, secondo l’ordine delle qualifiche del sabato. Sia lecito chiedersi: non sarebbe stato meglio evitare un grigio artifizio del genere e rinviare – o addirittura cancellare – la gara? Ne avrebbe certamente giovato lo stesso circus della F1.
ORDINE D’ARRIVO
Vincitore “virtuale” del gran premio del Belgio è Max Verstappen, che aveva agguantato la pole position al sabato, davanti ad un sorprendente George Russell su Williams e al solito Lewis Hamilton. Che piova o splenda il sole, ancora attardate le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, terminate rispettivamente all’8° e 10° posto. Male Sergio Perez, finito addirittura fuori pista durante il giro di ricognizione.
CLASSIFICHE
Non si saranno mosse le monoposto, ma le classifiche, quelle sì.
In classifica piloti, con i 12,5 punti guadagnati in terra belga Verstappen (pt. 199,5) si porta a – 3 dal rivale Hamilton (pt. 202,5). In classifica costruttori, è serrata la lotta tra Mercedes (pt. 311) e Red Bull (pt. 304).
L’appuntamento per la gara successiva è fissato al 5 settembre prossimo, quando si accenderanno i motori per l’atteso GP di Olanda.