

Il giovedì è sempre all’insegna della musica ed così sinonimo delle “Interviste di Nick“. La scorsa settimana abbiamo parlato con la rock band romana dei Carneo, mentre questa volta entriamo in un mondo ancora più duro e tetro, in compagnia della metal band dei Pulvis et Umbra.
One Man band cremonese, nata da un’idea del chitarrista Damy Mojitodka, la formazione vede le sue prime uscite discografiche nel 2006. Non ci vuole molto perchè i Pulvis Et Umbra vadano a trovarsi dapprima su tutti i palchi del nord Italia e poi in giro per l’Europa, sui palchi di Slovacchia, Austria e Svizzera. Dopo tanti progetti, dischi e altri tour che hanno portato Damy e i suoi nell’est Europa e finanche in Giappone e in Africa, si arriva all’ultimissimo lavoro discografico, “I Am Nature“, un concept album incentrato sulla vendetta di Madre Natura contro l’umanità.
Ed eccoci allora ad esplorare la storia, i motivi e gli obiettivi dei Pulvis Et Umbra, insieme al loro fondatore Damy:
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Come prima domanda, vorrei chiedervi qualcosa sul vostro background artistico: Come avete iniziato a suonare e siete diventati la formazione che siete oggi?
Pulvis Et Umbra: Dunque, inizio con una piccola “precisazione”: dal 2013 il progetto è una one man band. Io (Damy) iniziai a suonare grazie a mia sorella Cry la quale mi avvicinò al panorama heavy metal grazie ad una MC tape dei METALLICA acquistata a Londra. Prima di formare i PULVIS ET UMBRA ho militato in alcuni gruppi locali mentre la scelta di diventare una one man band deriva da fattori quali vari cambi di line up unita all’essere io l’unica persona che ha investito soldi nel progetto.
2) Come avete scelto il nome “Pulvis Et Umbra”?
Pulvis Et Umbra: Il nome deriva da una citazione di Orazio (odi 4.7 – Le stagioni) “Damna tamen celeres reparant caelestia lunae: non ubi decidimus quo pater Aeneas, quo dives Tullus et Ancus, pulvis et umbra sumus”. All’inizio avevo pensato di convertirlo in inglese ma DUST AND SHADOW non suonava bene quanto PULVIS ET UMBRA pertanto ho mantenuto la forma latina del nome.
3) Ci sono artisti che vi hanno influenzato o ispirato?
Pulvis Et Umbra: Ce ne sono un’infinità, è una domanda alla quale è sempre difficile rispondere in quanto ascoltando musica a 360% le influenze possono arrivare anche da generi differenti da quello suonato.
4) Come descrivereste voi e la vostra musica?
Pulvis Et Umbra: Torno alla domanda uno in quanto da one man band risponderò sempre al singolare. Potrei definirmi una persona che ha voglia di sperimentare e se ne frega delle recensioni negative. Cerco di inserire sempre qualcosa di nuovo in ogni album, la musica (come ogni forma d’arte) non può seguire sempre la stessa logica. Sarebbe come aver detto a Picasso di dipingere copiando Dalì.
5) Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale?
Pulvis Et Umbra: Direi dall’obiettivo che una band si pianifica. Ad esempio, se hai intenzione di raggiungere l’attenzione di media o etichette devi “standardizzare” l’identità musicale con alcuni canoni del genere che presenterai, al contrario se come me non la pensi così dividi in 30% passione, 30% identità musicale ed un buon 40 % di umiltà.
6) Parliamo del vostro ultimo Ep “I Am Nature”. Cosa potete dirci su questo lavoro?
Pulvis Et Umbra: “I Am Nature” è nato quasi per caso. L’idea iniziale era quella di rilasciare solamente il singolo su YouTube mentre successivamente ho deciso di realizzare un EP dato che stavo lavorando su alcuni brani i quali ritenevo potessero dare una continuità e contorno alla titletrack. L’EP è una sorta di mini racconto dalla nascita di Madre natura in cui ella scopre con il tempo la maleducazione e cattiveria dell’animo umano finchè il tutto collassa su sé stesso nella traccia “Absence Of Sun” la quale è un’ipotesi musicale relativa allo sfruttamento dell’energia solare da parte di noi esseri umani fino addirittura ad esaurire il sole.

7) Qual è il brano che vi rappresenta di più?
Pulvis Et Umbra: Ce n’è più di uno, in quanto testi e musiche sono tutte scritte da me e il 90% è di tematica relativamente ad esperienze di vita o di carattere personalmente. Attualmente citerei “Wrath And Sorrow”, “Reaching The End”, “Lying To Yourself”, “I Am Nature”, “End Of Emptiness” , “Implosion Of Pain” e “Look Throug The Eyes”
8) Cosa provate quando fate musica?
Pulvis Et Umbra: Benessere, la musica è un’amica che non ti abbandona mai. Se non stai bene con te stesso quando componi o suoni musica o se non provi emozioni nel sentire una canzone significa che non sei umano.
9) C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere l’onore di collaborare?
Pulvis Et Umbra: Christian Alvestam (ex SCAR SIMMETRY) per un eventuale featuring in quanto ha un timbro di voce fantastico. Attualmente sto collaborando con i DECRANIATED per uno split Ep che uscirà quest’autunno ma in generale valuto qualsiasi proposta in quanto una collaborazione (sia a livello underground che non) porta sempre insegnamenti e benefici da entrambe le parti.
10) Cosa potete dirmi sui vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Pulvis Et Umbra: L’anno prossimo uscirà l’ultimo disco “Sounds OF Farewell”; riguardo invece il discorso live (dopo aver suonato in Sud Africa, Giappone, Spagna, Russia, Ucraina etc) mi piacerebbe poter chiudere la carriere con un tour negli Stati Uniti. Vedremo!

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Concludiamo con la titletrack del loro ultimo Ep: “I Am Nature”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=kwaE7qPRDZw&w=560&h=315]