

Inauguriamo l’inizio della primavera sempre all’insegna della musica con la rubrica delle “Interviste di Nick“ e con una nuova intervista. La scorsa volta abbiamo conosciuta la bravissima cantante Cloè, mentre oggi invece, spostandoci dalle parti di Bologna andiamo a conoscere una formazione di vecchio stampo: i Freeraggio.
Band che vede la propria nascita nei lontani anni 90, originari di Pieve di Cento, risorgono nel 2009 attraverso un percorso di aggiornamento e riscoperta. Una serie di cambiamenti portano i Freeraggio alla formazione conosciuta tutt’oggi, con Andrea Cludi (chitarra), Alberto Banzi (basso), Elisa Marchesani (voce) e Pier Paolo Salani (batteria). La loro musica, che affonda le proprie radici nel Blues più vario e articolato, si diramano per assumere toni che si intrecciano anche con il Rock e il Pop, per giungere a quella che definiscono come “la loro musica”, una musica senza tempo.
A questo periodo di cambiamenti risalgono numerosi lavori, l’ultimo dei quali è l’EP “Nel Buio Sparire“, simbolo dell’evoluzione della musica del gruppo, con un forte ritorno al blues e soul nel modo più classico possibile, ricco di suoni naturali e vintage.
Bando agli indugi quindi ed andiamo a scoprire qualcosa di nuovo sui Freeraggio, i loro segreti e i loro progetti:
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Come prima domanda, vorrei chiedervi qualcosa sul vostro background artistico: Come avete iniziato a suonare e siete diventati la formazione che siete oggi?
Freeraggio: Abbiamo iniziato a metà degli anni 90 come progetto d’improvvisazione e poi piano piano, attraverso vari cambi di formazione e stile, siamo diventati una vera band con line up stabile e obbiettivi discografici ed artistici ben precisi. Il nucleo nonchè fondatore è comunque Andrea, il chitarrista.
2) Come avete scelto il nome “Freeraggio”?
Freeraggio: Sempre a metà degli anni 90, in una di queste serate di improvvisazione con stile abbastanza psichedelico, siamo rimasti colpiti dal lampo che emetteva una lampada che ricordava il generatore di Van der Graaf. Siamo rimasti ammaliati appunto da questo “raggio libero” che poi abbiamo semi-anglicizzato in FREERAGGIO. Il nome rispecchia in pieno la nostra attitudine artistica, siamo raggi liberi…
3) Ci sono artisti che vi hanno influenzato o ispirato?
Freeraggio: Tantissimi. I grandi in assoluto: Pink Floyd, Beatles, Jeff Buckley su tutti, ma anche i grandi del blues e del soul come Stevie Ray Vaughan, Eric Clapton, Otis Redding… i “giovani” col sound da “vecchi” John Meyer, Gary Clark Jr., Vintage Trouble, Paolo Nutini… anche i cantautori italiani Battisti, Zucchero… direi tutta la “buona” musica.
4) Come descrivereste voi e la vostra musica?
Freeraggio: E’ musica senza tempo. Fondamentalmente blues ma sempre con una vena pop che la rende accessibile a tutti, non ci piacchiono le nicchie… I primi lavori erano abbastanza elettronici e psichedelici, influenzati molto dal trip-hop degli anni 90 (Portished, Tricky, Massive Attack) poi col tempo ci siamo evoluti più su sonorità blues senza elettronica fino ad arrivare all’ultimo lavoro LE ALTRE VERSIONI DI ME che è fondamentalmente soul.
5) Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la vostra?
Freeraggio: E’ la chiave del successo. I grandi (Beatles, Queen, Pink Floyd…) che hanno fatto la storia della musica li riconosci da una nota. Questo perchè sono stati in grado di creare il loro suono, la loro identità musicale. Non è semplice ma ci proviamo e, a mio modesto parere, ci stiamo riuscendo. Chi ci segue, quando sente un pezzo nuovo poi commenta, “questo è proprio un pezzo dei Freeraggio”. Fa molto piacere quando ce lo dicono!
6) Parliamo del vostro ultimo EP “Nel Buio Sparire” e dell’ultimo Singolo “Le Altre Versioni di Me”. Cosa potete dirci su questi lavori?
Freeraggio: LE ALTRE VERSIONI DI ME è un singolo uscito nell’ultimo omonimo EP che contiene altri 2 pezzi, mentre NEL BUIO SPARIRE è il penultimo lavoro. LE ALTRE VERSIONI DI ME è un brano molto autobiografico scritto da Elisa (la cantante) e Andrea (il chitarrista). Lo stile è soul/R&B ma con un testo in italiano che lo rende molto pop. E’ un brano accattivante ed orecchiabile di cui abbiamo realizzato anche un videoclip girato in una bomboniera di teatro che si trova nella zona dove viviamo, a Pieve di Cento vicino a Bologna. L’EP contiene altre due tracce, entrambe in inglese, EMPTY SPACE LOVERS che è un remake di un brano che avevamo già pubblicato sul primo disco SKY HI-FI, l’abbiamo però riarrangiato completamente. L’altro brano ILLUMINATE THE STARS è anch’esso un remake di un brano vecchio, qui proposto in versione acustica chitarra e voce.
NEL BUIO SPARIRE è un brano molto blues con accenni country accompagnato da un simpatico videoclip girato in un salone di un barbiere. E’ un brano molto “acustico”: niente elettronica, chitarra con lo slide, batteria minimal, come piace a noi… gli altri brani sono LIKE A BIRD un brano pop in inglese di cui abbiamo fatto anche una disco-edit. SUPERHERO un funk bello tirato e SMOKING BY THE HARP uno strumtale blues con armonica e chitarra.
7) Pensate che la vostra musica sia cambiata nel corso del tempo, dai vostri esordi discografici fino ad oggi?
Freeraggio: Si come dicevo sopra, siamo partiti con le improvvisazioni e la psichedelia, poi i primi lavori discografici sono stati dominati dall’elettronica sempre con una predominante psichedelia di fondo. Con il tempo, maturando e facendo dei cambi di line-up, abbiamo sterzato più verso il blues, il soul, il funk senza però diventare troppo estremi ma tenendolo sempre “a bagno” nel pop in modo che potesse arrivare a tutti.
8) Cosa provate quando fate musica?
Freeraggio: E’ bellissimo. E’ quello che amiamo fare e non smetteremo mai di farlo anche in questo mondo non semplice per l’arte… Ci piace creare e sperimentare. Non diamo limiti alle nostre idee. Ci piace pensare che quello che creiamo rimarrà per sempre e potrà essere di tutti.
9) C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere l’onore di collaborare?
Freeraggio: Fare l’elenco completo farebbe diventare quest’intervista un’enciclopedia… Se si può dare spazio ai sogni, sicuramente una collaborazione con David Gilmour, Paul McCartney, Zucchero … insomma questi personaggi qui, non sarebbe male… ma ci “accontenteremmo” anche di John Meyer, Tedeschi Trucks Band, Gary Clark Jr…
10) Cosa potete dirmi sui vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?
Freeraggio: Due progetti discografici che stiamo portando avanti in parallelo: uno è il disco nuovo che sarà pronto questa estate, sarà probabilmente un EP con un singolo di cui faremo anche il video. E poi la ri-edizione del nostro album del 2014 A MORE BLUE che abbiamo deciso di ri-arrangiare, ri-suonare in modo da dargli una piega più matura visto che i brani sono molto belli. Poi stiamo cercando di suonare live il più possibile in contesti e situazioni interessanti dove la musica d’autore viene valorizzata ed apprezzata. Quest’anno probabilmente riusciremo ad organizzare anche quel tour nei teatri che abbiamo tentato di fare l’anno scorso ma, che per una serie di motivi tecnici, abbiamo dovuto posticipare.
Vette: riuscire a suonare a livelli più “alti” e regolarmente, magari aprire per artisti importanti e fare tour di 30/40 date. Chiediamo troppo? Secondo noi no!

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Per concludere, il video del loro nuovo singolo: “Le Altre Versioni di Me”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=TN4jUW1tkc8&w=560&h=315]