
Massimo Ferrero nasce a Roma nel quartiere popolare di Testaccio. Il padre e suo fratello sono autisti di autobus, mentre la madre ha un banco ambulante nel mercato a piazza Vittorio all’ Esquilino. Da ragazzino spesso si recava di nascosto a Cinecittà con Giuliano Gemma. Qui fa la sua prima comparsa nel 1958.
Nel frattempo trascorse sei mesi in carcere minorile, riferendo che la reale motivazione fossero le avances verso la figlia di una guardia.
A diciotto anni iniziò la carriera nello spettacolo e percorse un lungo iter, da factotum ad autista, sino a ricoprire il ruolo di direttore di produzione (dal 1974 al 1983) in film come “ A mezzanotte va la ronda del piacere” e altri. Nel 1983 raggiunse la qualifica di organizzatore generale prima e produttore esecutivo successivamente (dal 1983 al 1998) in film come “Ultrà” di Ricky Tognazzi , nel quale interpretò anche un piccolo cameo. Altro cameo nel film “Camerieri” del 1995 nel quale impersonò Sem, il venditore di un levriero.
Ferrero fu soprannominato Er Viperetta e secondo il suo racconto questo soprannome non ha una connotazione negativa, essendogli stato dato da Monica Vitti, dopo aver difeso l’attrice, nonostante la sua piccola statura, da un aggressore.
Oggi, l’attuale patron del club blucerchiato, è nei guai.
Il 67enne imprenditore Ferrero ha acquistato la Sampdoria nel 2014, praticamente a titolo gratuito dalla famiglia Garrone. L’ex proprietario del club di fatto ha risolto i debiti che il club aveva con le banche prima di cedere la squadra di famiglia a Ferrero.
Le accuse nei confronti di Ferrero sarebbero pesanti.
Il patron della Sampdoria sarebbe coinvolto in una indagine del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria. Le indiscrezioni, non ancora confermate, raccontano di circa 1,2 milioni di euro “spariti” dalle casse del club e legate alla cessione di Obiang al West Ham nel 2015. Soldi che, attraverso l’utilizzo di fatture false, sarebbero poi stati poi utilizzati per finanziare altri progetti riconducibili a Ferrero, oltre che per sanare dei debiti.
Tante le accuse nei confronti del numero uno sampdoriano: dall’appropriazione indebita alla truffa.
La Guardia di Finanza starebbe eseguendo un decreto di sequestro di beni legati al numero uno della società ligure.
Il sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura, sarebbe di circa 2,6 milioni di euro e riguarderebbe la società calcistica U.C. Sampdoria, il presidente Massimo Ferrero, oltre ad altri cinque indagati.