
Venerdì mattina, 9:30, sul lungomare di Napoli c’è chi si gode il panorama passeggiando tranquillamente, chi sta correndo per andare a lavoro, chi prende un caffè al bar e chi si riposa sulle panchine al Sole.
Qualcuno disposto a scambiare due parole con noi si lascia intervistare. Pur essendo titubanti in un primo momento, poi si sciolgono e, sorridendo, cercano di condividere con noi il loro pensiero riguardo l’importanza della lettura, del cinema, della musica e l’idea che hanno della scuola di oggi. La chiacchierata prende avvio e l’intervista diventa qualcosa di più. Oggi è difficile sentirsi chiedere “qual è il tuo libro preferito?”, e sono sempre di meno le occasioni per parlare di questi argomenti, soprattutto tra i giovani purtroppo.
Le repliche degli intervistati ci hanno permesso di raccogliere pareri concordi su alcuni argomenti e contrastanti su altri. Abbiamo riscontrato che tutte le persone intervistate ritengono che tanto la lettura come la musica siano indispensabili. Alla domanda: “ quanto è importate per lei leggere, andare al cinema o ascoltare musica?” nessuno ha esitato nel rispondere e subito cori felici di “tanto” “tantissimo” “è essenziale”, spessi seguiti da liste di libri preferiti, di film indimenticabili, di musica che migliora la vita.
Veramente pochi sono quelli che affermano che “un libro può cambiare la vita, le opinioni”, ma per fortuna ci sono. Tra gli interrogati c’è chi ci dice che ascolta il jazz, o i Coldplay e c’è chi apprezza le commedie la sera dopo una lunga giornata e chi invece ama letture come “i fratelli Karamazov”.
Contrastanti invece sono le opinioni riguardo la situazione scolastica odierna. Molti, un po’ imbarazzati nel rispondere alla domanda, dicono scherzando “non vado a scuola da un pezzo, non so cos’è cambiato da quando andavo”. Altri, soprattutto ragazzi appena freschi di diploma o universitari, hanno delle opinioni sulla scuola ben chiare e idee che credono valide per migliorare la situazione.
La domanda che li entusiasma di più è:“secondo te cosa avvicinerebbe i ragazzi alla scuola?”
Molto propongono progetti, più coinvolgimento da parte dei professori e dei ragazzi. Abbiamo appurato che per molti la scola italiana non da l’opportunità ai ragazzi di farli calare nel mondo reale, insegnando per anni solo teoria senza che poi si confrontino con “ esterno”.
Un punto di vista veramente originale ci è stato offerto da un gruppo di ragazze che ci parlano di un progetto propostogli dalla loro scuola al quale hanno partecipato. Il progetto ha coinvolto i ragazzi nella visione di film e nella lettura di libri che poi hanno commentato con i loro compagni. Hanno affermato che questo progetto ha effettivamente portato ad una maggiore partecipazione dei ragazzi e li ha avvicinati sia alla scuola sia a queste forme d’arte.
Insomma da questa intervista abbiamo capito che basterebbe parlare di più di ciò che ci piace veramente, di quella lettura che ci ha lasciato qualcosa, che anche impercettibilmente ci ha cambiato. Basterebbe essere più disposti ad ascoltare in modo tale vi sia uno scambio di idee, così si potrebbe migliorare anche la scuola eventualmente.