
Il teatro cerca casa anche quest’anno apre il suo sipario. Ad accogliere i numerosi spettatori, oltre ai generosi padroni di casa, il drammaturgo Manlio Santanelli e sua moglie Livia Coletta, ci sono l’attrice Isa Danieli e il direttore di scena Gigi Esposito.
Prende così il via il nuovo progetto, dal titolo In verità, in verità vi dico… incontri ravvicinati di teatro, che permetteranno agli spettatori della rassegna di conocere da vicino i mestieri dello spettacolo. Tra gli ospiti che hanno dato adesione anche il direttore del Teatro Mercadante Luca De Fusco, Lello Arena, Mariano Rigillo, Rocco Papaleo.
Nel corso della presentazione, Isa Danieli racconta episodi della sua carriera teatrale e cinematografica. In tutto il suo percorso lavorativo, un minimo comun denominatore: non ha mai pensato di abbandonare il suo lavoro. Isa Danieli ha lavorato per tanti anni con Eduardo de Filippo, un regista autoritario, che lei ricorda con nostalgia, le assegnava spesso le parti delle cameriere, e forse – afferma – “era meglio così, perché per andare in scena, il vestito ce lo dovevamo procurare noi, a costo di indebitarci, non ci veniva dato dalla compagnia”.
Il regista è fondamentale per la riuscita dello spettacolo, il suo ruolo va rispettato. Da lui non si finisce mai di imparare.
Da un teatro all’altro non solo si dovevano trasportare i vestiti, ma tutta la scenografia. Gigi Esposito fa notare la differenza tra il teatro italiano – teatro itinerante – e teatro all’estero, dove ogni compagnia generalmente ha il suo spazio teatrale. Per La Gatta Cenerentola, ad Amburgo, furono costretti a portarsi appresso la scenografia di Palazzo Sanfelice, avendo solo poche ore a disposizione per montarla e fare le prove.
Dai tempi di La Gatta Cenerentola – l’opera in tre atti di Roberto de Simone risale al 1976 – ad oggi sono cambiate parecchie cose: i direttori di scena spesso si occupano anche di altre cose, e la qualità viene sacrificata per la quantità, il pubblico spesso non è più disposto a vedere certi spettacoli, gli attori devono rinunciare, il più delle volte, al pagamento per le prove e i giorni di riposo. È come se il teatro avesse perso dignità. L’Italia, pur avendo una lunga tradizione teatrale alle spalle, non insegna il teatro nelle scuole. Sono poche le famiglie che vanno a teatro, tra l’altro.
Alla presentazione dell’iniziativa a casa Santanelli sono stati invitati molti bambini e ragazzi, insieme ai loro insegnanti. Hanno partecipato attivamente con domande e considerazioni sul mondo del palcoscenico. Livia Coletta ha espresso il desiderio di collaborare con le scuole: le porte di casa Santanelli saranno per loro sempre aperte, gratuitamente, per i prossimi spettacoli della rassegna, previa prenotazione e fino ad esaurimento posti. Gli eventi sono accessibili a tutti gli altri tramite acquisto di biglietto.
Manlio Santanelli, Livia Coletta e tutto lo staff che aderisce all’iniziativa Il teatro cerca casa vogliono diffondere una consapevolezza del mondo del teatro, fornendo, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per poterlo comprendere e magari un giorno farlo rinascere.
Per la prenotazione agli eventi de Il teatro cerca casa chiamare al 3343347090 -3470963808 – 081 5782460, oppure compilare il form sul sito www.ilteatrocercacasa.it.
Organizzazione de Il teatro cerca casa
Livia Coletta e Ileana Bonadies
3343347090 – 3470963808 – 081 578 24 60