
Napoli-Juventus. Non servono molti giri di parole per inquadrare, descrivere o immaginare una partita del genere, dal significato così ampio che, spesso travalica anche il contesto meramente sportivo. Oggi, più che mai, sarà una sfida dalle mille emozioni: il Napoli, primo in classifica, ha l’opportunità di spazzare i bianconeri a -7 dal primato della Serie A; la Juventus dovrà cercare, d’altro canto, di vincere per ridurre le distanze nei confronti di Inter e Napoli, rientrando in piena lotta scudetto. Sarà un match da “dentro o fuori” o più semplicemente da “Champions League”, come lo ha definito il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri.
La madre di tutte le partite è pronta ad accogliere le gesta dei campioni che, stasera, daranno spettacolo allo Stadio San Paolo. I riflettori, in casa Napoli, sono tutti su Lorenzo Insigne e Marek Hamsik. Lo “scugnizzo” napoletano, in passato, ha già pregustato il sapore dolce che si prova nel battere Gigi Buffon ed in settimana ha dichiarato di “essere pronto a tutto, pur di riprovare quelle emozioni”. La Juventus è stata vittima di numerosi goal e prodezza anche di Marek Hamsik: lo slovacco è reduce da un periodo non entusiasmante ed è fermo lì, ad un goal, dal fatidico record di Diego Armando Maradona che cercherà di superare, proprio contro i bianconeri, magari con l’investitura del “Pibe de Oro”.
Sul versante opposto, i bianconeri provengono da settimane altalenanti che hanno suscitato critiche, da parte di numerosi addetti ai lavori. Il pareggio casalingo contro il Barcellona, con Messi relegato in panchina per 75 minuti, ma soprattutto la sconfitta di Genova contro la Sampdoria, ha complicato decisamente il cammino stagionale dei bianconeri. Gli infortuni di Mandzukic, Howedes e Lichtsteiner hanno, ancor di più, appesantito una situazione deficitaria. In virtù di tali ragioni, le speranze bianconere, di uscire indenni dal “bunker” del San Paolo, fanno rima con un nome ed un cognome: Paulo Dybala. Se la “joya” argentina riuscirà ad accendersi, ne beneficerà anche la fluidità della manovra bianconera; viceversa potrebbero ripetersi le brutte prestazioni di Genova e di Lisbona, dove neanche a farlo apposta, Dybala non ha brillato.
A prescindere dai singoli, dai campioni e dalle vicissitudini agonistiche, l’augurio che rivolgiamo è che si assista ad uno “show”, degno di essere ricordato a lungo. Gli spagnoli direbbero che Napoli Juventus non è una semplice partita, ma un qualcosa di più, che esula dal mero aspetto calcistico. Insomma non ci resta che attendere l’apertura del sipario ed assistere al “più grande spettacolo dopo il big ben”.