
L’Expo 2015, così criticata e con ritardi accumulatisi fino a pochi giorni dall’apertura che rischiavano di appannare l’immagine dell’Italia, alla fine si è dimostrata un vero e proprio successo. Partita in sordina, ha visto un numero di visitatori, sia locali che provenienti da altre parti del mondo, sempre crescente, fino alla “esplosione” dell’ultimo periodo, che ha inondando di folla i padiglioni dei vari paesi, con file all’ingresso che hanno raggiunto anche le 5/6 ore d’attesa, e le vie sia principali (Decumano e Cardo) che secondarie.
L’Expo 2015 ha dimostrato di essere stata una perfetta e funzionante macchina organizzativa, che è stata in grado di garantire anche la sicurezza di centinaia di migliaia di persone partecipanti all’evento, cosa tutt’altro che scontata all’inizio della manifestazione. L’Italia ha saputo mettere in mostra il meglio di sè, in termini di capacità organizzative, progettuali, ed anche di umanità e di capacità di fare squadra.
E’ stato un evento irripetibile anche per mettere in mostra le eccellenze italiane dei prodotti Made in Italy, del settore alimentare ma non solo. Molti espositori italiani hanno potuto mostrare al mondo intero ciò che rende grande il nostro paese in termini di qualità, di originalità e di ricchezza di biodiversità. Il simbolo della manifestazione è stato senza dubbio l’Albero della Vita che con i suoi spettacoli di luci, suoni e colori ha lasciato i visitatori letteralmente a “bocca aperta”.
Ora si guarda avanti e Expo 2017 si terrà ad Astana in Kazakistan, dove si riuniranno i 30 stati più sviluppati del mondo per discutere di temi riguardanti l’energia. Nel 2020 sarà la volta di Expo 2020 del primo paese arabo, Dubai, dove il tema principale sarà connettere le menti per creare un nuovo futuro.