
NAPOLI – Risalgono allo scorso novembre i primi tre arresti per la famigerata “Banda del buco”, un gruppo di rapinatori ai quali secondo gli inquirenti venivano commissionati furti alle più importanti gioiellerie Napoletane. Nel novembre 2015, equipaggiati di tute impermeabili, torce, ricetrasmittenti ed arnesi per lo scasso, tre elementi della banda furono catturati ed ammanettati dai militari dell’Arma in uno dei vari cunicoli sotterranei utilizzati per svaligiare una nota gioielleria situata in prossimità di Piazza dei Martiri.
Da pochi giorni i carabinieri hanno eseguito una misura di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di sei indagati per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati; tutti elementi della cosidetta “Banda del buco”. Dei sei rapinatori, due indagati erano liberi, uno agli arresti domiciliari e tre già in carcere dopo l’arresto avvenuto lo scorso novembre. Durante l’iter delle indagini i militari hanno sventato circa 6 furti scoprendo una rete di cunicoli sotterranei all’interno delle fogne con dei buchi di uscita scavati in prossimità delle più importanti gioiellerie e boutique Napoletane attraverso la ricostruzione di un valido quadro probatorio nei confronti degli indagati riguardante l’organizzazione di un ultimo colpo ai danni di una delle più conosciute e rinomate gioiellerie del capoluogo Campano.
di Claudio Menna © RIPRODUZIONE RISERVATA.