
Un’ Italia strepitosa domina la Spagna ed accede ai quarti di finale dell’Europeo.
Pronti via e gli azzurri flirtano con il goal del vantaggio: Florenzi pennella al centro per Pellè che indirizza bene verso De Gea, ma il portiere riesce a deviare in corner. Trascorrono appena due minuti e Giaccherini colpisce il palo, dopo una sponda di Parolo, ma l’arbitro ferma l’azione per un presunto ed inesistente gioco pericoloso. Al 19’ è la Spagna a rendersi pericolosa: incursione di Busquets che serve Fabregas. Lo spagnolo, dal limite dell’area di rigore, calcia, ma la conclusione viene respinta dal salvataggio, stoico, di De Sciglio. Dopo lo spavento, gli azzurri costruiscono un’altra palla goal: Bonucci parte palla al piede e cede a Giaccherini che lascia partire un bel cross, sul quale si inserisce Parolo, che manda a lato. Al 33’ gli azzurri passano: Pellè si procura un’ottima punizione, dal limite dell’area di rigore. Sul pallone ci sono Edèr, Bonucci e Giaccherini: l’attaccante dell’Inter, sfodera una punizione potente e precisa. De Gea para la prima conclusione, ma nulla può sulla successiva ribattuta, da due passi, di Chiellini.
Nel secondo tempo, l’Italia ricomincia come aveva finito: aggressività, verticalizzazioni e pressing, rappresentano le frecce dell’arco italiano. Tuttavia la Spagna inizia a rendersi pericolosa: al 49’, Buffon è abile a neutralizzare il colpo di testa, da due passi, di Morata. La roja spinge e l’Italia si chiude, per poi ripartire in contropiede. Al 55’ Edèr si divora il goal della sicurezza: Pellè, con uno splendido tacco, lancia l’italo-brasiliano che, da solo, dinanzi a De Gèa si fa ipnotizzare. Nel finale, Iniesta impegna Buffon in un intervento tutt’altro che semplice, ma è all’ 88’ che gli azzurri rischiano di capitolare: Motta commette un fallo inutile a centrocampo e la Spagna effettua la gittata lunga. La retroguardia azzurra sfiora il pallone, ma alle spalle sbuca Pique: un Buffon mostruoso nega il pari in extremis.
In pieno recupero, l’Italia sigilla il match: lancio straordinario, a cambiar lato, di Insigne. Darmian offre a Pellè che buca per la seconda volta l’estremo difensore spagnolo.
Un’impresa eroica, inaspettata, ma il meglio deve ancora venire. I tedeschi sono avvisati.