
Torna sul palcoscenico del teatro Augusteo di Napoli, fino al 24 aprile, il musical scritto e diretto da Alessandro Siani, con le musiche e l’interpretazione di Sal Da Vinci. Ma non chiamateli scugnizzi perché loro sono “stelle a metà”, Napoli è una stella a metà con la sua lunga storia di riscatto sociale raccontata attraverso le voci dei tredici talenti che affiancano l’indiscusso protagonista.
Va in scena il racconto di una scuola di canto che sta per chiudere i battenti stritolata dagli interessi di una grande multinazionale, ma Nick (Nicola Avetrana interpretato da Sal Da Vinci) la sua Star Academy la difende fino alla fine con il supporto dei suoi allievi, perché quella scuola significa molto di più sia per lui che per i ragazzi che uniti dalla forza dei sentimenti e nel rispetto delle loro individualità contrastano la speculazione materiale ed ideologica dei luoghi comuni. Lottare per vincere, consapevoli però che il rischio di perdere c’è e va accettato, amare per poi perdersi e ritrovarsi, lavorare perché il sogno di una vita migliore non resti mera illusione. Questo gli insegna Nick, lui lo sa perché ci è già passato.
E “lo spettacolo va avanti per verità” – dichiara lo stesso Sal Da Vinci che, gentilmente, mi ha concesso una breve intervista – raccontandomi il suo ruolo di mentore e genitore sul palco e fuori, di Sal con le sue giovani leve artistiche fra le quali c’è suo figlio Francesco.
Accanto a lui, che ricorda molto il padre nel timbro e nella potenza vocale, un cast che merita di essere menzionato Stefania De Francesco, Pasquale Palma, Gianni Parisi, Mario Andrisani, Arturo Caccavale, Erminia Franzese, Salvatore Mascolino, Carmela Pedata, Giovanni Quaranta, Mirian Rigione, Antonio Rocco, Piera Russo, Andrea Sannino, Francesco Sorrentino e Letizia Vitagliano.
Tutti bravi, sotto la guida carismatica del cantautore napoletano capace di regalare al pubblico una sferzata di energia, ottimismo e voglia di farcela fra una riflessione ed una risata, fra musica e danza.
E sì, la gente dirà “Sei una stella a metà. Ma se lo vorrai, se ci crederai, la tua stella quaggiù vincerà!”. Napoli canta il suo orgoglio, la bellezza e la fatica di essere nati all’ombra del Vesuvio.