
La giornata odierna, a Napoli, non è trascorsa, nell’apparente “normalità” ,tipica di una grande metropoli. Il 4 gennaio 2015, durante una nefasta nottata, ci lasciava, uno dei “figli di Napoli”, il grandissimo Pino Daniele, ed oggi, a distanza di un anno, la città si è risvegliata, provando le stesse, identiche emozioni, di sconforto ed incredulità, di reverenza e di commozione. Durante questo lasso di tempo, la memoria di Pino Daniele, ha invaso gli angoli di tutta la città: molti artisti, come Vasco Rossi, Eros Ramazzotti e Jovanotti, hanno voluto omaggiare, sia l’artista, che la persona, ritagliando nei loro concerti, spazi, alquanto toccanti, dove riecheggiavano, le canzoni, più celebri ed apprezzate, presso il pubblico.
Intere generazioni sono cresciute con le sue musiche, si riconoscevano nelle sue parole, si riflettevano nelle sue poesie. Il successo di Pino Daniele, non deve meravigliarci: da sempre, si è fatto, portavoce di una Napoli, ribelle e spontanea, ancorata alle tradizioni popolari e non compresa, fino in fondo, nella sua essenza, nella sua peculiarità, nella sua unicità disarmante. Inoltre, l’umiltà professata, anche dopo il conseguimento, di obiettivi importanti, ne hanno incrementato la fama, la considerazione. Pino, è uno dei pochi, che può essere classificato, con il termine “artista”, più che “musicista”. Sembra una differenza banale, ma non lo è: l’artista, è colui che decide, di divulgare, le proprie idee, le proprie filosofie, i propri pensieri, attraverso, uno strumento universale, di massa, come la musica, che rappresenta, dunque, il veicolo principale, per “far breccia” nel cuore delle persone; il “musicista” è semplicemente colui che compone una melodia “orecchiabile”, con un testo insignificante e semplice, sfornato, in maniera “standardizzata”, dalle case discografiche, che hanno come unico fine, la vendita dei singoli. Pino, è sicuramente, un’artista, che non ha mai avuto paura di resistere alle pressioni provenienti dall’esterno e di comunicare le proprie idee. Pino è l’artista di Napoli, o per meglio dire, riprendendo i versi, di una celebre canzone, “Napulè è Pino Daniele”. Ciao, Pino.