
Sotto un’arcata del Pont-Neuf sulla Garonna, il fiume che nasce in Spagna per inoltrarsi in territorio francese fino a Tolosa a ricevere chiare fresche e nuove acque dai suoi affluenti, due innamorati sembrano mettersi in posa per una delle feste più liete dell’anno. Diffusissima nel mondo dall’Oriente alle Americhe all’Europa, la festa cosiddetta degli innamorati serba in sé ben altre e più segrete simbologie. Non a caso cade alla metà di febbraio, quando la natura comincia il suo laborioso risveglio e non a caso il giorno 14 di febbraio venne dedicato alla fertilità con la festa pagana della Lupercalia sulla quale, nel 496, Papa Gelasio I istituì la nuova festa dedicata al santo martire Valentino in riconoscimento del suo messaggio d’amore. Quella che già da qualche giorno infiocchetta di cuori trafitti e di amorini la città viene fatta risalire all’alto Medioevo e ai monaci benedettini, ai quali era affidata la basilica di San Valentino di Terni e che diffusero la festa dell’amor cortese. Valentine vengono detti i bigliettini con le frasi più dolci inventate per l’occasione da innamorati e poeti ai quali chiediamo di confrontarsi con un portabandiera della poesia d’amore, Pablo Neruda, e con la sua splendida poesia sul bacio, della quale riportiamo qualche brano.
Ti manderò un bacio con il vento /e so che lo sentirai/ Ti volterai senza vedermi, ma io sarò lì/ Siamo fatti della stessa materia/ vorrei essere una nuvola bianca/ in un cielo infinito/ per seguirti ovunque e amarti ogni istante./ Se sei un sogno non svegliarmi/ vorrei vivere del tuo respiro/ mentre ti guardo muoio per te/ Ho sentito una carezza sul viso/arrivare fino al cuore./Vorrei arrivare fino al cielo/e con i raggi del sole scriverti ti amo/ Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno/tra i tuoi capelli/ per poter sentire anche da lontano/il tuo profumo!/ Vorrei fare con te quello/che la primavera fa con i ciliegi/…
Certo che le valentine dei nostri giorni hanno in Neruda un concorrente imbattibile, perché pochi sono stati gli amori della poesia e della letteratura cantati con la carnale levità di quello per Matilde dal suo appassionato amante.
Un conforto per chi ha chiuso con l’amore: il giorno 15 febbraio è dedicato a San Faustino, patrono dei single.