
Era il 12 dicembre 2014 quando una ragazza di 23 anni ha preso, come ogni sera alle ore 21.00, il treno regionale Bergamo – Milano Porta Garibaldi per tornare a casa dopo una giornata di lavoro presso l’azienda di famiglia. La giovane si trovava da sola in una carrozza del mezzo di trasporto quando si è avvicinato a lei un uomo di colore e si è seduto al suo fianco. A quel punto, la ragazza prova ad alzarsi per allontanarsi, ma l’uomo la minaccia con un coltello da cucina ed altri tre che ha nello zaino. Costretta a rimanere al suo posto e a subire le avances, con un coltello puntata in faccia, deve sbloccare il suo Iphone 6 e consegnarglielo. 20 minuti di puro terrore per la giovane ragazza che è poi scesa a Carnate dove si è subito recata dalle forze dell’ordine per la denuncia e per bloccare il suo numero.
Le forze dell’ordine hanno preferito evitare di bloccare la scheda dell’Iphone e aspettare un errore dell’uomo che, infatti, ha chiamato un venditore ambulante marocchino per proporgli la vendita dell’Iphone 6 in cambio di 300 euro. In questo modo si riesce a risalire all’uomo. Si tratta di Ndir Modou Niang, un senegalese irregolare di 32 anni che viene riconosciuto in foto sia dal venditore marocchino che dalla vittima. Il 21 gennaio è l’occasione giusta per procedere poiché l’uomo si trova in via Angelo Maj a Bergamo, presso la nuova mensa di Don Fausto Resmini. Quando l’uomo è stato bloccato era senza documenti, ma aveva con sé il cellulare della ragazza, un coltello e uno spray urticante. Facendo le dovute indagini si è scoperto che non era la prima volta che il senegalese commetteva un atto del genere. Era già successo su un treno di Como ed aveva scontato, per questo, tre anni e mezzo di carcere. Niang, per il momento, si trova in carcere a Bergamo in attesa della convalida del fermo.