
Il centro storico di Venezia è composto da 121 isole collegate da 435 ponti: è questo che rende questa città sull’acqua unica ed affascinante, ma talvolta ostile, soprattutto alle persone con deficit motori. Sono pochi i ponti ad avere un sistema di servoscala e sono pochissimi quelli realmente funzionanti. Nemmeno l’ultima struttura sorta in città che collega Piazzale Roma alla stazione Santa Lucia, il contestatissimo Ponte della Costituzione, meglio noto come ponte di Calatrava, è in grado di adempiere a questo compito. L’ovovia che dovrebbe aiutare disabili e turisti con bagagli pesanti è entrata in funzione solo una manciata di volte a causa di continui guasti e in queste rare occasioni il tempo percorrenza del ponte è risultato essere esageratamente lungo, circa 10 minuti. Più o meno il tempo che impiega il vaporetto a raggiungere la stazione di Santa Lucia da Piazzale Roma.
In questo senso Venezia non brilla davvero in quanto a strutture per persone disabili, anche se molte sono le iniziative a favore dell’accessibilità in città alle persone con deficit motorio, anziani e, semplicemente, genitori con passeggini. Semplici accorgimenti che potrebbero rendere percorribile la maggior parte del centro storico, abbattendo le barriere architettoniche grazie ad interventi che dovrebbero risultare ordinari.
Già da diversi anni le passerelle utilizzate per la Venice Marathon restano installate nei successivi sei mesi dopo la manifestazione, rendendo percorribile la lunga passeggiata delle Zattere e riva degli Schiavoni anche alle sedie a rotelle, passeggini e rendendo più facile la fruibilità anche alle persone anziane. Ma le passerelle, oltre a rappresentare una soluzione temporanea, sono molto ingombranti ed impattanti, un sistema impossibile da applicare a tutta la città.
Negli ultimi anni, inoltre, è stato adottato un sistema di “rampe semovibili” da apporre sui gradini dei ponti che ha risolto parzialmente il problema, ma il materiale plastico di cui sono composte non ha retto a lungo il peso del passaggio di persone e merci, degradandosi troppo in fretta e diventando, a loro volta, insidiose trappole. Da tempo iniziative come Venezia Accessibile, coordinata da Lorenzo Marangoni, richiede che vengano installate pedane più robuste e comode, come quelle presenti a Piazzale Roma, pagate dagli albergatori della zona per facilitare l’accesso agli ospiti.
Nell’attesa che questa annosa questione trovi una soluzione, una buona notizia sul fronte accessibilità è arrivata: è nata Gondolas4ALL, un servizio di trasporto su Gondola accessibile a chiunque. Attraverso l’utilizzo di una pedana integrata nel pontile di accesso alla gondola, le persone potranno essere imbarcate insieme alla propria carrozzina e godersi un magnifico giro tra i rii di Venezia, in totale sicurezza. Per accedere al servizio è necessario iscriversi al sito della onlus, prenotare luogo e itinerario e il gioco è fatto.
Il progetto Gondolas4ALL nasce da un’idea dei gondolieri Alessandro Dalla Pietà ed Enrico Greifenberg con l’obiettivo di rendere il servizio di trasporto su gondola accessibile a chiunque: un’idea nata nel 2012 e che ha preso finalmente vita grazie alla nascita dell’associazione Gondolas4ALL, all’Associazione Gondolieri Traghetto Ferrovia, ai numerosi partner (UILDM, Disabili.com, Free Wheels, Officina delle Zattere, solo per citarne alcuni) e al sostegno della Regione del Veneto, che ha stanziato cinquantamila euro per la realizzazione di un pontile permanente a Piazzale Roma, porta di accesso alla città lagunare.