
Dalla settimana scorsa la città di Genova è stata colpita da una terribile emergenza, l’alluvione. Come nel 2011, gli “angeli del fango” (gruppo di volontari che interviene in caso di catastrofi come questa) si sono “rimboccati le maniche” e hanno iniziato a spalare.
È un peccato però che un simile atto di solidarietà e di amore per la città sia stato rovinato da una polemica contro gli immigrati a Genova, in seguito alla pubblicazione di una foto in cui un volontario bianco era ripreso mentre spalava il fango, e un immigrato di colore era intento a guardarlo con le braccia conserte. La foto in questione è un fermo immagine del servizio del TG5, e il sito di Forza Nuova l’ha utilizzato per chiedersi come mai non si vedessero immigrati spalare, insinuando che non lo stessero facendo perché non si trattava della loro terra. Per fortuna sono stati proprio gli abitanti di Genova a difendere gli immigrati, e a rendere noto che tantissimi tra di loro erano lì a spalare e a pulire la città in cui vivono. Sono arrivati come volontari, oltre ai cittadini, anche persone da tutta Italia, immigrati, studenti, giovani, anziani, erano tutti lì come in un’unica grande famiglia, per salvare la città dall’emergenza.
Molti baristi e negozianti hanno messo a disposizione del materiale per aiutare gli angeli del fango. Si parla di 200 milioni di danni e sono oltre 100 gli sfollati, le condizioni sono abbastanza preoccupanti, e Genova, nonostante l’aiuto di molti, è ancora in stato di emergenza. Emergenza aggravata dal fatto che gli interventi per la messa in sicurezza del Bisagno sono fermi al TAR per una ditta esclusa dai lavori e quindi, finché non verranno sbloccati, la città sarà costretta a convivere con questi continui disastri.
Oltre ai danni materiali, con la polemica contro gli immigrati, su Genova si è gettato altro fango. Anche questa volta, però, ci hanno pensato gli “angeli” a ribellarsi e a diffondere la verità sull’accaduto, ripulendo la città da ogni insinuazione ingiustificata.
In particolare, ha commosso il web una lettera di una genovese, che, nel suo atto d’amore verso la città, scrive:
Buongiorno, mi chiamo Valentina,ho 26 anni e scrivo da Genova! Nel 2011 ero con “Angeli del Fango” a spalare e ripulire questa meravigliosa città, ma oggi purtroppo non posso muovermi di casa a causa della mia gravidanza.
Vorrei scrivervi in merito a due cose, la prima un immagine trasmessa dal vostro Tg5 dove un immigrato se ne sta appoggiato al muro mentre un cittadino spala il fango, e la seconda le polemiche nate in seguito alla trasmissione di quell’immagine. Amo Genova e non mi va che si trasmetta un’idea sbagliata o che si faccia di tutta un’erba un fascio e onestamente alcune polemiche erano anche a sfondo razzista verso persone che in effetti non sono tutte uguali, io vorrei dire e urlare con quanta voce mi rimane che non si risponde al razzismo! Perche chi nel 2014 è razzista , chi crede di poter giudicare un altro individuo diverso, nonostante la scienza dimostri che ha in comune con lui il 99,99% di patrimonio genetico, chi è talmente coglione da basare un giudizio su un inezia quale un gene che regola la distribuzione di melanina sul primo strato di epidermide , NON MERITA RISPOSTA! Poi ci sono anche gli ignoranti che fanno di tutta un’erba un fascio,e io dico impariamo a distingue e scandire bene le parole perché queste persone si sono fatti il mazzo per aiutare, e non come invece è stato detto da molti purtroppo, che se ne stavano a guardare,solo perché uno e stato fotografato mentre lo faceva, perché non sarebbe affatto giusto. E’ stato detto che i ragazzi giovani non hanno spirito d’iniziativa, che sono svogliati, menefreghisti, che non gli importa che del telefonino o delle scarpe nuove, ma bisogna ammettere che anche voi avete inquadrato più ragazzi dai 15/20 anni a spalare sin dalle 7 del mattino fino anche alle 9 di sera GRATIS che forze dell’ordine PAGATE! E bisogna anche ammettere che alcune persone appartenenti alla categoria delle forze dell’ordine che hanno spalato il fango l’hanno fatto dopo il turno lavorativo magari anche di 12 ore, o prima ancora di cominciarlo, e questo lo dico perché conosco molte persone che l’hanno fatto, chi c’è andato c’è andato perché ha avuto un’iniziativa personale, l’esercito è arrivato dopo che questi angeli hanno cominciato il loro operato, in più nessuno ha portato neanche una bottiglietta d’acqua ai volontari,o qualcosa anche un panino, da mangiare, l’unico posto aperto tale ristorante “il kilt” in viale brigate partigiane per 80 panini vuoti senza nulla dentro ha fatto pagare 100 euro ed erano per i volontari, i supermercati invece si sono mobilitati insieme alle pizzerie ancora agibili per fornire sempre da bere e da mangiare perché l’acqua promessa dal comune ancora deve arrivare. Vi chiedo secondo voi è giusto fare polemica quando siamo tutti fratelli che stanno lottando per la stessa causa? Chi ama Genova lo sta facendo, chi è solo di passaggio invece sta con le mani in mano! Grazie per l’attenzione, spero che abbiate il cuore di trasmettere queste immagini per far passare un messaggio importante, che non esiste colore della pelle, davanti a questa tragedia siamo davvero tutti fratelli!
in fede Martis Valentina