
Un milione di euro. È questa la cifra guadagnata da due titolari dell’allevamento e del centro cinofilo
Santa Brera di San Giuliano Milanese, in provincia di Milano. I due uomini importavano, in modo illecito, diversi cani di razza e gatti da paesi dell’Est come Ungheria e Slovenia per poi vaccinarli, fornire loro un microchip e rivenderli facendoli passare come cuccioli originari di allevamenti italiani. Di tutto questo se n’è occupato il nucleo investigativo del comando provinciale della guardia forestale di Lodi, trovando in un veterinario milanese un complice dei due: in meno di una giornata forniva cuccioli con microchip, libretto sanitario e pedigree contraffatti. [divider]
L’operazione Maky (così chiamata dal nome di un cagnolino salvato in extremis) ha portato i tre uomini agli arresti domiciliari su ordine del giudice. Obbligo di dimora, invece, per i due collaboratori che aggiungevano inserzioni su siti web (quali Ebay) e social network per far trovare casa ai piccoli animali e per una donna che si occupava della vendita. I cuccioli sequestrati dal 2012 ad oggi sono 88, ma per gli inquirenti restano ancora da trovare centinaia di animali che sono stati portati illegalmente in Italia. Comunque, gli animali salvati sono stati affidati, per il momento, a famiglie disposte a prendersi cura di loro. La banda viene accusata di associazione a delinquere con l’obiettivo di maltrattare gli animali.