

[dropcap]L[/dropcap]o scorso 10 ottobre 2013 dopo una notte di lavoro, presso la Magneti Marelli di Caivano, l’operaio 51enne Stefano Silletti finalmente si recava a casa per riposare. Aveva scelto di andarci a piedi, magari per godere dell’aria e della tranquillità delle prime ore del mattino, quelle che solo l’alba sa trasmettere. All’improvviso però il buio: una macchina lo ha investito, scaraventandolo violentemente sull’asfalto. Il corpo dell’uomo, già provato dal forte impatto, è stato ulteriormente straziato quando è finito schiacciato sotto le ruote di un tir che trasportava azoto liquido, in fase di manovra. Mentre Silletti in questo modo trovava tragicamente la morte, l’investitore si dava alla fuga, lasciando l’operaio ormai senza vita. Una morte assurda, ancora una volta a causa di scellerati dall’indole profondamente codarda.[divider] Il pirata della strada, però, ha smesso di essere un fantasma senza volto: la polizia stradale del distaccamento di Nola, infatti, ha identificato ed arrestato il conducente dell’auto killer. Il veicolo in questione si trovava nel garage dell’uomo e riportava ancora i danni causati dal tragico incidente avvenuto 4 giorni fa. Secondo le prime ricostruzioni, l’automobile era in attesa di riparazioni. Riparazioni, queste, mirate a cancellare ogni traccia dell’omicidio. Ma gli agenti, sotto la guida di Maurizio Casamassima, sono arrivati prima, appena in tempo.
Massimiliano Notaro