

[dropcap]U[/dropcap]na serata bella ed appagante ma impossibile da festeggiare, quella di ieri a Napoli in occasione della prima amichevole contro il Galatasaray. Nessun fuoco pirotecnico, nessun inno, nessun balletto: la grande festa al San Paolo in seguito alla vittoria per 3-1 della squadra azzurra, si è ridotta ad un timido tumulto ed al suono di poche trombette, in segno di lutto per le vittime della strage avvenuta a Monteforte Irpino. Ma come si sa, “The show must go on”, lo spettacolo deve continuare. Ed “in punta di piedi” e nel rispetto più assoluto, il D-Day del Napoli è iniziato alle 19:40 con il minuto di silenzio esortato dal presidente De Laurentis. Così i 60mila napoletani, almeno per qualche ora, sono stati trasportati dall’entusiasmo e dalla voglia di vedere il Napoli che conoscono: quello che regala emozioni e soddisfazioni. E subito dagli spalti si incitava il nome di Benitez e dei suoi ragazzi, appena arrivati da un calciomercato sfavillante che nelle ultime settimane ha regalato addii e colpi di scena.[divider] Al suon di inni e cori i nuovi arrivi hanno messo piede per la prima volta nel rettangolo verde partenopeo: Reina, Rafael, Albiol, Callejon, Mertens ed ovviamente il più atteso ed acclamato degli ultimi giorni, el Pipita Gonzalo Higuain. Dopo le nuove presentazioni e le ovazioni per i volti storici del team, eccetto per Gargano ed in particolar modo per Zuniga fischiato dai 60mila per le recenti dichiarazioni, il pre-partita è continuato con le nuove maglie per la stagione 2013/14, esibite con delle gigantografie in mezzo al campo. Oltre alla classica divisa azzurra ed un ritorno della seconda gialla ha senza dubbio stimolato la curiosità dei tifosi, un insolito verde mimetico: una “maglia da guerra” quella per la Champions. Dopo i convenevoli, si entrati nel vivo della serata: l’arbitro ha decretato l’inizio dell’Acqua Lete Cup. Nel primo tempo si è subito notato il nuovo sistema di gioco adottato dal neo allenatore spagnolo: interscambi dei fantasisti e propensione al rientro mentre resta da perfezionare ancora la difesa. Migliore in campo Insigne, autore di una prestazione eccellente ( due assist ed un gol), bene anche i nuovi Callejon, Mertens e Rafael.[divider]La ripresa, iniziata con le doverose sostituzioni, è stata segnata in particolar modo dall’entrata in campo di Zuniga accolto da una bordata di fischi. Ma è bastato un gol da parte del terzino colombiano per riaccendere la passione dei cuori napoletani: un gol che ha permesso di ritrovare quel feeling che ormai sembrava perso e che ha allontanato del tutto le sirene bianconere. L’incontro si è concluso con l’alzata al cielo della coppa da parte del Napoli e con l’accesa speranza che questo sia “l’anno buono”, quello che da sempre risiede nei sogni dei partenopei, quello del tricolore.
Massimiliano Notaro