martedì 21 Marzo 2023
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“Un giorno all’improvviso, mi innamorai di te”. Napoli raccontata da un veneto

 

 

Oggi, pubblichiamo, una meravigliosa lettera di un turista veneto, che ha offerto la sua singolare visione di Napoli. Una città fantastica, sublime, che riesce, nonostante i tanti problemi, ad andare avanti e ben diversa dagli stereotipi che le persone del Nord, immaginano, costruiti ad arte dai mass media e serie televisive come Gomorra che, se non decontestualizzate, rappresentano uno schiaffo per la città.

Di seguito, pubblichiamo la lettera integrale: 

“Napoli. Avrò sentito pronunciare il nome di questa città, un miliardo di volte, nella mia “Casteo”, a Castelfranco Veneto, un bel posto che si trova a pochi passi da Treviso e non molto lontano dalla più gettonata Venezia. L’immagine negativa, costruita su misura dai mass media e da altre serie televisive, come Gomorra, non consente alle persone di capire Napoli, di sviscerarne veramente la sua essenza più profonda, di accarezzarla e di contemplarla nella sua unicità.

Avevo qualche pregiudizio su Napoli, non lo nego, eppure in 3 giorni, le mie idee si sono completamente ribaltate: mi sono sentito a casa, mi sono sentito uno di voi, quasi come se fossi nato a Napoli. Ho avuto il privilegio di visitare Piazza del Plebiscito, di entrare nel teatro più antico d’Europa, il magico Teatro San Carlo, di conoscere il Duomo di Napoli e la Chiesa di San Francesco di Paola.

Come un bambino, mi sono fermato a contemplare, la fantastica via Toledo, una delle strade che la monarchia voleva dominare, in epoca spagnola e che, invece, oggi è diventata estremamente e meravigliosamente commerciale. Mi sono emozionato, nel vedere una delle stazioni della metropolitana, più belle d’Europa, la stazione di Toledo, per non parlare del lungomare di Mergellina: lì, davvero, anche un cuore nordico, glaciale, abituato a temperature estremamente rigide, è in grado di sciogliersi.

La batteria fotografica del mio telefono non aveva più spazio: ho scattato un numero infinito di foto, osservando Napoli dal Castel dell’Ovo: si dice che il panorama dall’alto sia più bello, ma quel Vesuvio, con Capri in sottofondo e la città alle spalle, è un piccolo anticipo di paradiso. Oltre alle bellezze paesaggistiche, ho avuto il privilegio di conoscere San Gregorio Armeno: il vero cuore di Napoli. Ma ve l’immaginate, il senatore Razzi o Higuain, Fedez o Chiara Ferragni, modellati e scolpiti, come se fossero veri, in carne ed ossa, in altre città?

Ho respirato l’aria residenziale del Vomero, passeggiando per la stupenda Piazza Vanvitelli e l’aria popolare della Sanità, il celebre quartiere di Totò, uno dei figli di Napoli, insieme a Pino Daniele. Ma, oltre alle bellezze paesaggistiche, Napoli offre una vasta gamma di optional che ti fanno innamorare della vita: il cibo e l’ospitalità delle persone.

Sarebbe troppo facile, decantare Napoli per la pizza, per i tanti caffè bevuti o per i dolci. Napoli è bella perché le persone dialogano, ti aiutano se sei in difficoltà e ti dicono dove andare se ti vedono disorientato, per strada.

Napoli è bella perché è fuori da qualsiasi logica di standardizzazione, perché miscela ricchezza e povertà, perché, nonostante i tanti problemi, non si arrende e vive al massimo ogni giorno. Napoli è bella, perché sembra, al di fuori, di qualsiasi logica spazio-temporale ed infondo la vita va vissuta così…in maniera leggera, per quanto possibile. Grazie Napoli”.

Riccardo Pietrobon

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