
Oggi, pubblichiamo, una meravigliosa lettera di un turista veneto, che ha offerto la sua singolare visione di Napoli. Una città fantastica, sublime, che riesce, nonostante i tanti problemi, ad andare avanti e ben diversa dagli stereotipi che le persone del Nord, immaginano, costruiti ad arte dai mass media e serie televisive come Gomorra che, se non decontestualizzate, rappresentano uno schiaffo per la città.
Di seguito, pubblichiamo la lettera integrale:
“Napoli. Avrò sentito pronunciare il nome di questa città, un miliardo di volte, nella mia “Casteo”, a Castelfranco Veneto, un bel posto che si trova a pochi passi da Treviso e non molto lontano dalla più gettonata Venezia. L’immagine negativa, costruita su misura dai mass media e da altre serie televisive, come Gomorra, non consente alle persone di capire Napoli, di sviscerarne veramente la sua essenza più profonda, di accarezzarla e di contemplarla nella sua unicità.
Avevo qualche pregiudizio su Napoli, non lo nego, eppure in 3 giorni, le mie idee si sono completamente ribaltate: mi sono sentito a casa, mi sono sentito uno di voi, quasi come se fossi nato a Napoli. Ho avuto il privilegio di visitare Piazza del Plebiscito, di entrare nel teatro più antico d’Europa, il magico Teatro San Carlo, di conoscere il Duomo di Napoli e la Chiesa di San Francesco di Paola.
Come un bambino, mi sono fermato a contemplare, la fantastica via Toledo, una delle strade che la monarchia voleva dominare, in epoca spagnola e che, invece, oggi è diventata estremamente e meravigliosamente commerciale. Mi sono emozionato, nel vedere una delle stazioni della metropolitana, più belle d’Europa, la stazione di Toledo, per non parlare del lungomare di Mergellina: lì, davvero, anche un cuore nordico, glaciale, abituato a temperature estremamente rigide, è in grado di sciogliersi.
La batteria fotografica del mio telefono non aveva più spazio: ho scattato un numero infinito di foto, osservando Napoli dal Castel dell’Ovo: si dice che il panorama dall’alto sia più bello, ma quel Vesuvio, con Capri in sottofondo e la città alle spalle, è un piccolo anticipo di paradiso. Oltre alle bellezze paesaggistiche, ho avuto il privilegio di conoscere San Gregorio Armeno: il vero cuore di Napoli. Ma ve l’immaginate, il senatore Razzi o Higuain, Fedez o Chiara Ferragni, modellati e scolpiti, come se fossero veri, in carne ed ossa, in altre città?
Ho respirato l’aria residenziale del Vomero, passeggiando per la stupenda Piazza Vanvitelli e l’aria popolare della Sanità, il celebre quartiere di Totò, uno dei figli di Napoli, insieme a Pino Daniele. Ma, oltre alle bellezze paesaggistiche, Napoli offre una vasta gamma di optional che ti fanno innamorare della vita: il cibo e l’ospitalità delle persone.
Sarebbe troppo facile, decantare Napoli per la pizza, per i tanti caffè bevuti o per i dolci. Napoli è bella perché le persone dialogano, ti aiutano se sei in difficoltà e ti dicono dove andare se ti vedono disorientato, per strada.
Napoli è bella perché è fuori da qualsiasi logica di standardizzazione, perché miscela ricchezza e povertà, perché, nonostante i tanti problemi, non si arrende e vive al massimo ogni giorno. Napoli è bella, perché sembra, al di fuori, di qualsiasi logica spazio-temporale ed infondo la vita va vissuta così…in maniera leggera, per quanto possibile. Grazie Napoli”.
Riccardo Pietrobon