
Povia presenta al teatro S.Nazzaro il concerto acustico del suo disco “Nuovo Contrordine mondiale”, e un brano nuovo “Immigrazia”
Il cantautore milanese Povia ha presentato il suo doppio album “Nuovo Contrordine Mondiale” uscito nel 2016, contenente 19 brani e un nuovo brano “Immigrazia” con lo spettacolo scritto da Fabiana Gardini: C’era una volta…ma non è una favola” interpretato da Noemi Cognigni. Povia si è esibito per circa un’ora scalzo: il palcoscenico, ormai, lo sente come se fosse la sua casa, riferisce. Ha portato avanti tutto lo show in compagnia della sua chitarra avvalendosi ogni tanto delle basi, cantando i brani del disco Nuovo Contrordine Mondiale” e il brano “Immigrazia”, rispolverando anche alcuni successi. Le canzoni hanno fatto subito presa nel pubblico di soli invitati, pochini per la verità, i quali hanno applaudito con entusiasmo i brani in scaletta. Gli spettatori hanno reagito bene applaudendo con entusiasmo le sue canzoni, tanto che il cantautore milanese ha dato loro appuntamento per un eventuale concerto in data da destinarsi a Napoli. Lo show si è svolto con grinta da parte di Povia che ha aperto lo show con il brano “Io sono democratico” per cantare poi “La soglia del 3”, “Vorrei avere il becco” la canzone che vinse il Sanremo nel 2006,”Al sud”, “essere non essere” ,”Dobbiamo salvare l’innocenza”, “Chi comanda il mondo”, “Era meglio Berlusconi”, dove evidenzia la sua appartenenza a destra. Poi, sul palco, ha sbandierato con dei cartelli i suoi slogan: “I bambini non sono un business”, “Tra essere E AVERE SCELGO SENTIRE”,MEGLIO FALLIRE CHE NON AGIRE”. Qualche commento alla foto della bandiera reale borbonica proiettata sullo schermo dove raffigurava la storia del sud, dal duecento degli angioini fino ai borboni e, quindi, dopo il 1861 l’emigrazione di massa”. L’altra diapositiva era improntata al porto di Civitavecchia, il 2 giugno 1992.
Povia vinse il Sanremo nel 2006 con il pezzo “Vorrei avere il becco”, però, da allora, alcune sue canzoni sono state rifiutate dai selezionatori del festival. La canzone “Luca era gay” invece, sollevò un nuvolone di polemiche. La canzone che ha decretato il successo nazionale è stata “I bambini fanno oh” con un ricavato di 450.000 euro, che fu devoluto in parte a opere di beneficenza. Nel finale Povia ha desiderato che il brano di chiusura,”I bambini fanno oh” venisse girato con una registrazione da smartphone per offrirlo in donazione ad un ospedale oncologico di pediatria.
Per chi fosse interessato al disco autoprodotto dal cantautore, il costo è di 15 euro (due dischi 20 euro), non è in vendita nei negozi ma si può acquistare ai concerti, oppure ordinarlo scrivendo a: giuseppepovia@vodafone.it