
L’ Erhu ovvero il “Violino cinese”, arrivò in Cina dall’ Asia centrale ai tempi della dinastia Tang (618-907) e rientra nel gruppo dei “cordofoni” a corda sfregata. E’ costituito da due corde ( er in cinese vuol dire due) di metallo o di seta e da una cassa armonica esagonale coperta da una pelle di serpente.
Si ritinene che questo strumento derivi dallo xiqin, tipico delle tribù del nord ma con dimensioni ridotte.
Grazie ad un risveglio culturale l’ Erhu visse un momento di grande splendore nel Diciannovesimo e nel Ventesimo secolo ed entrò a far parte della famiglia dei “solisti” e non più della famiglia degli strumenti cosidetti ” d’ insieme”.
Ruolo che si consolidò durante la nascita della Repubblica Popolare cinese.
La storia di questo “violino” munito di due sole corde risale a circa 1000 anni fa, lo strumento divenne famoso all’ epoca della dinastia Song (960-1279) noto con il nome di Nanhu ( Nan vuol dire sud)
L’ Herhu ha una cassa armonica a forma di bariletto realizzata in ebano oppure in sandalo, abitualmente presenta una forma ottagonale o esagonale di circa tredici centimetri. La pelle di serpente da cui è ricoperta incide sulla raffinatezza del suono (Più è sottile più il suono è brillante).
Il manico è lungo 81 centimetri sempre in ebano o in legno di rosa).
L’ estremità superiore viene arcuata all’ indietro per ottenere un effetto decorativo, mentre quella inferiore viene fissata all’ interno della cassa: i grandi piroli di questo strumento come di consueto sono fissati sulla parte superiore.
L’ archetto varia da 76 a 82 centimetri ed è ricavato da una canna di bambù curvata a caldo. L e corde sono metalliche.
AH Bing (Il cieco ) va ricordato come grande esecutore di Erhu, non solo per la padronanza dello strumento ma anche per la spiccata sensibilità. Attualmente l’ autorità in materia è un certo Hong Wang , etnomusicologo che ha viaggiato in villaggi sperduti per conoscere le radici di questo strumento rendendolo famoso in tutto il mondo.