

“Se Napoli fosse un film, per i suoi colori e l’intensa vivacità che la contraddistingue, sarebbe sicuramente una pellicola di Almodovar, un “Cuore Sacro” che pulsa e irradia passione a chiunque la vive, per dirla con Ozptek”.
Le citazioni cinematografiche sono d’obbligo quando si intervista Ivan Bacchi, attore e conduttore , alla guida del talent “Made in Naples “Fashion Up Academy”, in onda per tre Giovedì (a partire dal 10 novembre ) alle 21.30 su Julie Italia canale 19 del digitale, il 16 Novembre su SKY canale 819 ore 21.00.
Coniugare moda, talento e passione, questi gli ingredienti alla base del talent che vede sfidarsi tra loro giovani ragazze aspiranti mannequin , suddivise per età in tre squadre e tre categorie, il tutto nel cuore del quartiere Vomero, nella favolosa Villa Hertha, sotto la guida dei giudici: Barbara Petrillo (attrice e showgirl), Emanuela Tittocchia (attrice e opinionista tv), Teresanna Pugliese (web influencer) e Mario Grossi (blogger ed influencer) con i tutorial quotidiani condotti da Mary Barbaro.
A seguire le ragazze, nel lungo percorso formativo Nancy D’Anna model manager della Young Fashion Agency, Giuseppe Cerella hair stylist del marchio CHD Saloon, Benedetta Riccio make up artist, direttrice della Benedetta Riccio make up artist school, sotto la direzione artistica di Andrea Axel Nobile.
–A molti il talent può sembrare una forma di entertainment un pò superata nell’ambiente dello showbiz, cosa ha di diverso Fashion Up Academy” dagli altri format?
Credo che ciò che faccia la differenza e che, quindi, decreti o meno il successo di un format televisivo siano le idee e il team che ha dato forma a “Fashion Up Academy” ci ha messo non solo la faccia ma anche tanta inventiva e creatività, ciascuno ha messo al servizio del programma il proprio talento e la propria professionalità”, affinchè le ragazze potessero prendere coscienza delle proprie capacità e potenzialità.
-Quanto paga la professionalità in un mondo, come quello del cinema e della tv in cui l’apparire rischia di prevalere sull’essere?
In questo mondo indubbiamente l’avvenenza fisica costituisce una carta in più, ma non basta perchè oltre al talento, bisogna avere anche una buona dose di fortuna e determinazione, io stesso nel mio percorso professionale mi metto alla prova ogni giorno, scalando poco a poco la vetta della gavetta, oserei quasi dire un “gavettone”, come quelli che si usano per festeggiare la fine della scuola.
-E di gavetta lei ne ha fatta, dagli esordi con Ozpetek nel film “Le Fate Ignoranti” , passando per le fiction tra cui “Un Posto al Sole” e “Cento Vetrine”, fino alla conduzione televisiva del programma di Rai1, “Linea Verde Orizzonti”, il suo futuro professionale lo immagina davanti o dietro una telecamera?
Ad essere sincero non ho mai pensato fino ad ora di passare dall’altro lato, amo il mio lavoro e mi auguro un giorno di potere condurre un programma tutto mio ma di strada da fare ce ne è ancora tanta e da bravo sportivo, ndr (Bacchi ha avuto trascorsi calcistici come portiere) mi alleno ogni giorno per riuscire a parare i colpi e portare a casa un buon risultato.