[dropcap]C[/dropcap]aos, petardi e forti tensioni hanno caratterizzato la manifestazione contro la ztl straordinaria, organizzata dalla Confcommercio, partita questa mattina da piazza Carità a Napoli, a cui hanno preso parte cittadini ed esercenti di tutta la città. E dopo la protesta messa in scena lo scorso 4 aprile, Napoli oggi è scesa di nuovo in piazza.
Tra la folla sono subito saltati agli occhi striscioni e cartelli dei protestanti, stufi di un piano traffico che li ha messi in ginocchio. Cartelli diretti al sindaco De Magistris come “Siamo pentiti di averti votato”. Un messaggio forte, emblema del sentimento di insoddisfazione che dilaga tra i commercianti, alcuni dei quali si sono visti costretti anche a chiudere l’attività. Ma alla manifestazione non hanno partecipato solo i commercianti bensì anche tantissimi giovani, disoccupati del movimento Bros, dipendenti dell’ex Consorzio Unico di Bacino di Napoli e Caserta e quelli di Enerambiente che lamentavano i punti dell’amministrazione De Magistris soffermandosi sulla a disoccupazione a Napoli.
Una manifestazione arrabbiata ma pacifica fino a quando un gruppo di personaggi non identificati ha iniziato a lanciare circa una decina di bombe carta, una delle quali ha anche ferito una giornalista del quotidiano “La Repubblica”, costringendo la Polizia ad una “azione di respingimento” che ha causato la dispersione di alcuni protestanti. Il caos, i fumogeni, le urla hanno fotografato attimi di tensione coronati da due persone soccorse dalle ambulanze. Subito si è fatto sentire l’Assessore alle Attività Produttive del Comune, Marco Esposito, che ha cercato il dialogo: “Sappiamo che c’e’ una crisi profonda – ha detto ai giornalisti in piazza Municipio – e a Napoli si soffre di più se si considerano i tagli governativi e la riduzione del trasporto pubblico. A questo si aggiungono informazioni sbagliate perchè si manifesta oggi quando il sindaco ha già adottato dei correttivi che saranno operativi a breve”.
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La Confcommercio, che ha organizzato la serrata, ha fatto sentire le sue ragioni attraverso le parole del presidente di Confcommercio della Provincia di Napoli, Pietro Russo:
“Sappiamo che la crisi non è stata provocata dalle zone a traffico limitato ma hanno ulteriormente soffocato l’economia cittadina. Da qualsiasi provocazione e atto violento avvenuto a Piazza Municipio, non conosciamo gli autori di questi gesti ma ribadiamo la ferma condanna di qualsiasi violenza”.
Il corteo si è poi diretto in piazza Vittoria. Alcuni manifestanti hanno bloccato il transito alle auto della galleria Vittoria provocando l’ira degli automobilisti e forte tensione. Altri invece hanno dato via ad un sit-in in via Arcoleo davanti la schiera di Poliziotti in assetto antisommossa chiedendo a gran voce un dialogo con De Magistris, il quale, ha affermato a margine della protesta che:
Come cittadino e da napoletano, provo una grande amarezza perchè abbiamo assistito ad una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell’infiltrazione di delinquenza comune e camorra all’interno della manifestazione. L’amministrazione – ha continuato– distingue le due anime della protesta, continuando a rilanciare l’appello a tutte le forze sociali sane e democratiche perchè si lavori insieme, responsabilmente, in un momento difficilissimo, nell’esclusivo interesse di una città che, da due anni, stiamo amministrando senza risorse
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Intanto 13 negozi su 33 sono stati costretti a chiudere serranda dopo l’entrata in vigore della ztl che, a quanto sembra, non riscuote assolutamente popolarità tra gli abitanti di Napoli e desta non poche critiche. La domanda è: il sindaco di Napoli darà ascolto alle voci dei cittadini?
Vincenzo Nigri