[dropcap]E’[/dropcap]diventato un vero e proprio incubo la viabilità a Napoli: l’imminente American’s Cup e la conseguente ZTL hanno peggiorato di gran lunga la situazione. Si è arrivati al limite della sopportazione. La “ZTL straordinaria”, così la chiamano come si legge sul sito del Comune di Napoli:
[box type=”info” ]Confini della ZTL Straordinaria America’s Cup
L’area della Zona a Traffico Limitato è quella compresa all’interno delle seguenti strade: via e piazza Sannazaro, via Giordano Bruno, Riviera di Chiaia, via Martucci, piazza Amedeo, via del Parco Margherita, corso Vittorio Emanuele, vico Trinità delle Monache, via Pasquale Scura, via San Liborio, piazza Salvo D’Acquisto, via Toledo, via San Giacomo, piazza Municipio, via Acton, via Nazario Sauro, via Partenope, via Caracciolo.
– dal lunedì al giovedì: dalle ore 7.00 alle ore 21.00;
– dal venerdì alla domenica: dalle 7.00 del venerdì alle 24.00 della domenica.[/box]
Noi de Linkazzato.it, l’abbiamo testata qualche giorno fa, ed ancora oggi paghiamo le conseguenze dello stress post-traumatico: con cronometro alla mano ed un’auto, siamo partiti da Piazza Vittoria per raggiungere la zona più vicina, ossia il quartiere di Fuorigrotta. Fino a qualche mese fa il tempo medio per questo breve tragitto, traffico permettendo, era stimato intorno ai 10 minuti ed il percorso era abbastanza semplice: ovvero percorrere linearmente la Riviera di Chiaia fino alla galleria in piazza Piedigrotta.
Eccovi la nostra esperienza: ore 19:00 piazza Vittoria, ci siamo inoltrati lungo la Riviera fino al cantiere della palazzina crollata, quindi, essendo la strada interrotta come ben noto, siamo tornati di nuovo alla Vittoria. Qui tentiamo di arrivare alla meta per via Caracciolo, ma i vigili hanno bloccato la strada…“Dove andiamo?”, questa è stata l’unica frase che ha rimbombato nell’auto de Linkazzato.it. Abbiamo deciso di procedere diritti per via Arcoleo per poi sboccare a via dei Mille, unica carreggiata accessibile. Siamo arrivati a piazza San Pasquale e di lì siamo risaliti verso il PAN, attraversando via Carducci.
Ingorgo: strada a doppio senso, macchine su macchine in fila ad aspettare, il caos totale.[divider] Siamo finiti sulla corsia contromano ma non perché siamo dei “selvaggi” bensì perché effettivamente c’era una confusione improponibile. Abbiamo realizzato di commettere un’ effrazione solo quando ci siamo ritrovati un pullman contro, spuntato all’improvviso dopo che una piccola Smart davanti a noi, in preda alla disperazione, ha ben pensato di cambiare strada e procedere sul marciapiede. Completamente imbottigliati, non sapevamo come uscirne. In più le urla e le parole poco piacevoli degli automobilisti non miglioravano la situazione. Dopo circa 15 minuti siamo riusciti ad entrare in carreggiata ed arrivare a piazza Amedeo, evitando abilmente una grossa buca recintata in via Colonna proprio in mezzo alla strada, ostacolo pericolosissimo soprattutto per i motorini. Arrivati nella suddetta piazza, abbiamo continuato per via Crispi: “continuato”, parola grossa, perché per uscirne ed imboccare il Corso Vittorio Emanuele abbiamo impiegato circa 30 minuti. Insomma, tra traffico, strane deviazioni, buche e vari cantieri siamo riusciti ad arrivare a Fuorigrotta. Appena superata la galleria, abbiamo stoppato il cronometro e guardato gli orologi …..92 minuti! Si, proprio così da piazza Vittoria a Fuorigrotta il tempo “perso” è stato di un’ora e mezza circa.[divider] Leggendo la nostra esperienza vi sarà sorta la domanda: ed i vigili, dove erano? Ovviamente in queste zone paralizzate, dove le macchine addirittura “tagliavano” per i marciapiedi, di caschi bianchi non ne abbiamo visto manco uno…..ed ecco il motivo di tanto caos. Situazione indecente questa, in quanto proprio adesso la presenza dei vigili urbani è indispensabile. Ma questo non vuol dire solo stress, litigate con gli automobilisti inferociti che dopo una giornata di lavoro cercano di arrivare a casa, buche e quant’altro…. ciò implica sprecare benzina inutile. La stessa che ultimamente sta anche aumentando.
Bene, per noi un esperimento di una sera, per tutti questa è la vita quotidiana. Qualcuno potrebbe pensare di spostarsi con le metropolitane (ricordando che in questi giorni sono aumentati anche i biglietti Unico Campania), ma non tutti possono raggiungere i posti di lavoro con i mezzi pubblici e considerando che le ZTL iniziano alle 7.00 di mattina è inverosimile che per andare a lavorare bisogna svegliarsi alle 6.00 per sottostare alle zone a traffico limitato. Se ci spostiamo nel week end, ovviamente noi come tutti i napoletani ci siamo “fatti furbi”: abbiamo categoricamente evitato di passare le serate libere nelle zone di via Caracciolo e Riviera….a risentirne ovviamente sono i commercianti ma soprattutto i gestori di pub e ristoranti di zona. [divider]Ma consolatevi, tra pochi giorni ci saranno le regate, potreste raggiungerle in bici…anche se l’evento ha reso non disponibile la pista ciclabile in via Caracciolo, occupata dai vari stand allestiti per l’evento. Quindi se potete raggiungete la manifestazione a piedi, sicuramente sarà una bella esperienza, che presenterà Napoli in maniera eccelsa agli occhi dei turisti…sperando però che questi restino nelle zone del Lungomare perché appena girato l’angolo lo scenario che si ritroveranno di fronte è apocalittico: una palazzina crollata, strade dissestate e affossate, un traffico chilometrico e soprattutto napoletani “incazzati”. De Magistris lo sa che per essere una città esemplare, Napoli, in primis, ha bisogno di risolvere questi gravissimi disagi? Al capoluogo campano non servono una bellezza ed una funzionalità “di facciata”, i napoletani meritano un luogo vivibile, decente. Qui si pensa a tutto, manifestazioni, ZTL, eventi, piste ciclabili….tutto bello, tutto fantastico ma in concreto tutto inutile, la città partenopea non ha bisogno di questo. La città partenopea ha bisogno di sicurezza, di strade a norma, di una viabilità ordinata e fluente, i residenti hanno il diritto di andare a lavoro senza problemi, di recarsi a casa in orari decenti, di uscire e godersi una pizza sul Lungomare ….così difficile arrivarci? Ma è una città o una giungla? Ennesimo articolo arrabbiato, ennesimo grido di protesta verso una città che affonda sempre di più….ennesime parole al vento?
Bruna Di Matteo