[dropcap]L[/dropcap]a ZTL è un reale bisogno della città o lo è solo nella testa del sindaco e di alcuni cittadini? Con la ZTL Napoli è davvero diventata una città più sostenibile ed a misura d’uomo con effettivi miglioramenti alla sua vivibilità? Il trasporto urbano e la regolarità delle corse è migliorato? Perché ostinarsi a voler paragonare Napoli con altre città solo per la ZTL e non per tanti altri aspetti come ad es. la manutenzione delle strade, del verde, degli edifici, ed essere in grado di saper rispondere con adeguati provvedimenti alle emergenze dimostrando equilibrio e responsabilità? Infine, è veramente colpevole la ZTL del calo delle vendite e quindi dei consumi come denunciano i commercianti delle zone interessate dal provvedimento?
Penso che ognuna delle parti sia chiamata a rispondere in piena onestà a queste domande mentre il secondo passo dovrebbe essere quello di un ascolto e confronto tra i bisogni, le opinioni e le diverse idee al fine di trovare una o più soluzioni accettabili dalle parti in conflitto.
Nel caso della ZTL si può parlare effettivamente di conflitto oppure è solo rabbia, insoddisfazione e tensione unilaterale, quella dei commercianti, che trova sfogo in questo problema?
Credo sia impossibile essere convinti di una cessazione definitiva dei conflitti ma la mia personale fiducia è posta nelle capacità comunicative e, soprattutto, in una risoluzione dei conflitti in cui ci siano solo vincitori e questo attraverso la ricerca di soluzioni appaganti per entrambe le parti.
Se ciò non sarà possibile, una parte sarà sempre costretta alla rinuncia con la conseguenza di un continuo aumento di insoddisfazione, rancore e risentimento.
Concludendo, quale potrebbe essere una soluzione in questo caso?
Sicuramente tendere a comprendere la questione dai vari punti di vista in quanto i problemi per poter essere risolti, vanno prima compresi nella loro interezza poiché presentano spesso variabili nascoste, come può essere uno stile di vita frutto solo di abitudini, o tradizioni, consolidate da cultura, educazione e costume.
Suzana Blazevic