[dropcap]A[/dropcap] distanza di una settimana, Linkazzato.it è tornato a piazza Garibaldi per ascoltare il parere delle persone sulla nuova Ztl in vigore dal 30 agosto 2013. Varie le testimonianze raccolte: c’è chi è pro e chi è contro ma una categoria che è stata messa in ginocchio dal nuovo dispositivo è, senza dubbio, quella dei commercianti. A denunciarlo ai nostri microfoni è Salvatore Ferrieri proprietario di una storica attività commerciale che da cinquantanni si trova nel luogo in questione e che praticamente è ritenuta uno dei simboli di piazza Garibaldi. Ebbene dopo tanti anni, il locale sta risentendo un notevole calo delle vendite tanto da mettere a rischio il posto di lavoro di almeno la metà dei dipendenti. Sopravvissuta alla vigente e drammatica crisi economica, l’attività di Ferrieri ha subito, con la nuova Zona a Traffico Limitato, un ulteriore colpo che in poco più di una settimana sta mettendo in difficoltà non solo lo storico esercizio commerciale ma anche tante altre attività di zona. La dinamica è la stessa per tutti i negozianti della piazza: la chiusura al traffico ha determinato la nascita di una “zona morta”. Secondo le parole del commerciante piazza Garibaldi è vuota e le persone sono costrette a raggiungere la stazione a piedi cariche di bagagli, senza nemmeno avere il tempo di concedersi una breve sosta per evitare di “perdere il treno”. Ed i percorsi alternativi non sono da meno, lasciando cittadini e non in balia di più di 30 minuti di traffico selvaggio. [divider]Impressionante è stato notare che in pochissimi giorni, bar, profumerie e negozi si sono letteralmente svuotati ed ormai la situazione risulta incompatibile con una normale attività lavorativa. E non finisce qui perché, come spiegato da Ferrieri, questa nuova difficoltà porterà irrimediabilmente all’instaurarsi di un meccanismo che determinerà l’accrescersi di due problematiche che da sempre affliggono il benessere della città partenopea: la disoccupazione e la conseguente delinquenza. Una delinquenza che purtroppo nasce per sopravvivere, una delinquenza che nasce per “mangiare”: sì, perché ormai a Napoli si lamenta la “fame”, a Napoli non si riesce a “mettere il piatto a tavola”, a Napoli sta ripiombando il Medioevo. Insomma con tali presupposti, la nuova Ztl di piazza Garibaldi, come le precedenti attuate nelle zone del centro storico, segnerà una nuova crisi commerciale. Ma questa volta ad esserne colpito è uno dei luoghi più affollati e vissuti dell’hinterland partenopeo, sede della stazione centrale e luogo attraversato quotidianamente da centinaia di turisti e cittadini. Un’area simbolo del commercio dunque, che rischia seriamente di svanire e con essa anche la vita di tanti lavoratori. Forse era meglio concepire la Ztl in modo diverso? Forse non sono state calcolate le difficoltà riscontrate? Forse le precedenti grida furiose dei commercianti “vittime” della Ztl del centro storico non sono state ascoltate? Sta di fatto che la storia si ripete, sta di fatto che oggi insieme alla riviera di Chiaia ed a via Toledo anche piazza Garibaldi urla la sua rabbia.
Intervista a Salvatore Ferrieri, noto commerciante di piazza Garibaldi
Bruna Di Matteo