[dropcap]U[/dropcap]na vita dedicata alla propria attività. Generazioni di famiglie che si tramandavano un mestiere. I successi e gli anni d’oro che ripagavano di tanti sacrifici. Storie di vita, storie che sono purtroppo solo un bel ricordo per molti commercianti del Centro Storico – e non solo – partenopeo. Negozi in ginocchio, altri che hanno chiuso, dipendenti liquidati. Uno scenario, quello del commercio a Napoli, che si è completamente ribaltato nel giro di pochi anni. E’ bastato poco per rovinare il frutto di anni e anni di duro lavoro e ancor meno per le numerose proteste che sono rimaste praticamente inascoltate. [divider]E’ quanto abbiamo fotografato recandoci per una mattinata in uno che una volta era considerato il centro commerciale naturale più fiorente della città partenopea: via Toledo, via Oberdan, piazza Dante, via Bracco, via Medina ect. Adesso solo desolazione e tanta rabbia. In via Bracco la situazione è, per dirla con un negoziante, “praticamente morta, noi siamo fermi da tempo. Prima il cantiere per la fermata della metropolitana, poi la drammatica crisi economica e adesso questa ztl che chiudendo il passaggio da piazza Dante a via Pessina ci impedisce di lavorare lasciandoci solo degrado senza alcuna vigilanza”. [divider]I commercianti, infatti, lamentano e denunciano ai nostri microfoni il degrado urbano e sociale che la strada, praticamente chiusa, presenta quotidianamente: dalla presenza di barboni a quella delle babygang, alla mancanza di manutenzione stradale e arredo urbano. Nonostante gli incontri e le assemblee di categoria, svolte al cospetto dei rappresentanti delle istituzioni locali, ad oggi nulla è cambiato. Sono davvero pochi gli storici negozianti che resistono, che ci credono ancora anche se costretti a tagliare il personale. “In negozio non entra più nessuno, ci sono giornate in cui incassiamo solo 100 euro. Non sappiamo come andare avanti. Non vorrei chiudere ma di questo passo, a malincuore, dovrò anch’io abbassare le saracinesche della mia attività che dura da ben settant’anni” – ci ha raccontato con le lacrime agli occhi un noto negoziante di via Bracco. Un quadro tragico che dovrebbe portare a riflettere, una volta e per tutte, chi di dovere…
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