
[dropcap]V[/dropcap]iolenza sulle donne. Cosa faccia scattare in un uomo la forza di malmenare la propria compagna resta un mistero per tutti coloro estranei allo studio della psicologia. Spesso le violenze non si palesano subito ma possono prendere forma con l’evolversi della natura del rapporto tra due persone.
Si inizia con una stretta al braccio o con una strattonata per poi finire a fare seriamente del male al proprio partner che solitamente viene preso da un profondo stato di paura e sottomissione totale. Sparisce la forza di ribellarsi e non solo, anche la strada più ovvia diventa complicata da percorrere per chi subisce violenze. La denuncia, l’unica soluzione plausibile per mettere la parola fine a questi scempi, diventa un’ ipotesi quasi lontana da scegliere. Che sia la paura o il senso di impotenza a rendere sfocata la via più giusta e ovvia da intraprendere, fatto sta che se non si trova il coraggio di denunciare non sarà mai possibile fermare i maltrattamenti che avvengono nelle quattro mura domestiche.
Proprio come è accaduto ad una donna che per oltre vent’ anni è stata oggetto di violenze fisiche e psicologiche, soprusi e abusi sessuali da parte del marito. Per fortuna la vittima ha finalemente trovato il coraggio di percorrere proprio la strada giusta, ovvero di denunciare tutto alla polizia. E’ successo a Veroli, nel frusinate, dove gli uomini della Squadra Mobile di Frosinone hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 58enne accusato di maltrattamenti in famiglia, in particolare nei confronti della propria moglie nonché della figlia.
Ancora una storia che si tramuta in un appello chiaro: L’unico modo per fermare le violenze è portarle alla luce del sole.
Vincenzo Nigri