
[dropcap]I[/dropcap] maltrattamenti sugli anziani nelle case di cura sono un atto vile e vergognoso che purtroppo conta sempre più casi nella nostra società. Sono numerosi gi episodi in cui persone residenti in case per anziani diventano vittime di violenze e abusi brutali da parte del personale sanitario, non avendo neanche la forza di difendersi o semplicemente di reagire. [divider]
Un nuovo caso è stato scoperto dai Carabinieri di San Cesareo, in periferia di Roma, che hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti la direttrice di una casa di riposo del posto, P.M., 35enne, fornita di una regolare autorizzazione all’attività. Le indagini sono partite nei giorni scorsi grazie ad una dettagliata denuncia accompagnata anche da foto e da alcune dichiarazioni di ex dipendenti e da parenti degli ospiti che avevano notato lividi e ecchimosi sui corpi di alcuni anziani indifesi. Questi infortuni sono stati il più delle volte giustificati e minimizzati proprio dalla titolare della struttura residenziale che raccontava di cadute e danni auto-provocati dalla condizioni precarie dei pazienti dovute all’età avanzata e ad una serie di patologie annesse. Giunti sul posto però gli uomini dell’Arma hanno scoperto una difficile realtà: trascuratezza degli ospiti, atti aggressivi che avevano luogo in particolar modo durante la notte in un continuo clima di terrore e di minaccia.
Dei sette poveri anziati ricoverati nella struttura, alcuni dei quali non autosufficienti, solo parte sono stati ascoltati dai militari con il prezioso aiuto degli assistenti sociali intervenuti durante il controllo, mentre gli altri non hanno potuto testimoniare la loro condizione in quanto, purtroppo, affetti da demenza senile.
I medici del pronto soccorso hanno riscontrato su una donna di 87 anni la presenza di evidenti lividi su entrambe le braccia. Durante l’ispezione sono state anche provate delle irregolarità nella tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti sanitari speciali, oltre alla presenza di un manufatto abusivo adibito a lavanderia e di un garage riadattato ad ufficio senza essere munito di un autorizzazione. La titolare è attualmente posta agli arresti domiciliari e la casa di riposo è stata chiusa.
Prendersela con i più deboli e indifesi…magari prima di assumere personale bisognerebbe introdurre anche l’analisi ed il profilo psicologico nei criteri di ammissione. Chi è incline alla violenza e non dimostra pazienza nei confronti dei bisognosi non merita alcuna chance.
Vincenzo Nigri