[dropcap]F[/dropcap]alsi vini Dop e Igt. Una frode da oltre 10 milioni di euro scoperta in un’ operazione organizzata dalla Procura di Vigevano che ha coinvolto i Servizi Antisofisticazioni Vinicole Provinciali della Regione Piemonte, l’Agenzia delle Dogane di Milano ed i Carabinieri del Nas. Tredici le persone arrestate accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode, alla adulterazione di vino Dop e Igt, alla ricettazione di prodotti enologici ed all’evasione fiscale sia in Italia che in Inghilterra. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Marcello Maresca, è durata più di un anno ed ha concesso di ricostruire l’attività del gruppo di criminali che immettevano sul mercato italiano e inglese i prodotti enologici ”fasulli” e contraffatti. Infatti venivano commercializzati vini di scarsissima qualità, spesso con valori al di sotto delle soglie previste dalla legge, proposti sul mercato estero come prodotti a Denominazione di Origine Controllata o Igt. [divider]Secondo le indagini una grande quantità di vino falso, attraverso una triangolazione nelle province di Pavia, di Bergamo e Novara, era venduto con la connivenza di due aziende di trasporti di Alba e a Pisogne (Bs), sul mercato inglese in nero, in totale evasione di imposta e senza nessuna emissione di documenti di accompagnamento. Coinvolte società di Gravellona Lomellina (Pavia), Bagnatica (Bg) e Londra. Secondo gli inquirenti la in testa all’organizzazione era Renato Fornara di Arona. Le bottiglie messe sul mercato inglese, per il primo periodo esaminato (circa otto mesi), risulterebbero più di 3milioni e mezzo per un valore totale di oltre 10 milioni di euro. Su richiesta della procura il gip di Vigevano ha disposto il sequestro preventivo di diversi beni tra cui autovetture di lusso come Maserati, Mercedes, Bmw, Audi, alcuni immobili ed una grossa somma di denaro presso diversi istituti di credito.
Massimiliano Notaro