Dal possibile colpo di stato alla guerra elettrica, oramai in Venezuela non c’è più un minuto di pace per i poveri cittadini che, già vessati dall’inflazione e dalla crisi economica totale, negli ultimi tre giorni sono stati costretti a vivere in assenza di luce al di fuori di quella solare.
Un blackout elettrico, infatti, ha tagliato completamente l’energia ad ampie zone del paese ed in particolare a Caracas, la situazione è tragica, con uffici pubblici chiusi e mezzi di trasporto bloccati per gran parte del giorno.

Per il presidente Nicolas
Maduro, si tratta di una vera e propria guerra da parte degli stati
imperialisti americani, su tutti, ovviamente, gli Stati Uniti di Trump ed il
Brasile di Bolsonaro, che negli ultimi mesi hanno cercato, prima velatamente e
poi a viso aperto, di scardinare il governo della Repubblica Bolivariana, tanto
che la gran parte dei tabloid sudamericani hanno parlato di un potenziale
rischio golpe, o addirittura di un attacco diretto attraverso la Colombia,
paese rivale del Venezuela.
Secondo la vicepresidente in carica, Delcy Rodriguez, è stato uno dei senatori
statunitensi più vicini a Trump, Marco Rubio, a dare il via all’operazione di
sabotaggio elettrico. Per la Rodriguez, infatti, “non vi è nessun dubbio in
quanto alla partecipazione di fattori esterni in questo sabotaggio del sistema
elettrico in grande scala”.

Dall’altra parte della
trincea, invece, l’autoproclamato presidente Juan Guaidò chiede al popolo
venezuelano di schierarsi contro la dittatura di Maduro, che ha portato negli
anni a risultati sempre più disastrosi, di cui l’ultimo è proprio quello dei
blackout: secondo Guaidò, infatti, si tratta soltanto del più eclatante tra i
numerosi casi di interruzione della corrente in Venezuela negli ultimi anni,
causati dalla mancata manutenzione delle centrali elettriche.
Nella sua ultima intervista, inoltre, l’anti-presidente ha invitato i suoi
compaesani già schierati a scendere in piazza e protestare attivamente,
garantendo che “la luce arriverà con la fine dell’usurpazione”.
Mentre i due schieramenti
si sputano addosso tutto il veleno possibile, però, a soffrire è proprio il popolo
venezuelano, completamente messo in ginocchio, che sia Maduro che Guaidò
garantiscono di voler proteggere e tutelare.
È arrivata anche in Italia, infatti, la notizia degli 80 bambini morti nei
diversi ospedali del Venezuela a causa del blackout totale e, nonostante sia
stata smentita da alcune delle principali testate giornalistiche, molti
continuano a ritenerla attendibile. Questo, però, sarebbe solo il caso più
grave di “effetto collaterale” di questa guerra a distanza tra le potenze
americane e Maduro, che si va ad aggiungere ai migliaia di morti a causa delle
repressioni armate, della fame e della povertà.