Nonostante il freddo a Piazza della Vittoria a Genova ieri si sono dati appuntamento – si presume – circa 50 mila grillini. Sotto al palco presenti i parlamentari, gli attivisti, i simpatizzanti, tutti muniti di spillina e bandiera a gridare un unico Vaffa alla politica italiana, al Presidente Napolitano, all’Euro, al debito pubblico e al Parlamento italiano in generale. Il Parlamento in toto senza loro, ovviamente.
Terzo Vaffa Day quello di ieri a Genova dopo le manifestazioni di Bologna e Torino degli anni passati; il primo Vaffa Day dall’entrata dei “pentastellati” in Parlamento. Sul palco ovviamente Beppe Grillo assieme al guru del movimento Gianroberto Casaleggio mentre tutti i parlamentari inviatati e presenti sono rimasti sotto al palco a parlare con la gente, a sostenere le proprie iniziative e preparare campagna elettorale per le Elezioni Europee prossime.
Le dichiarazioni, come sempre quando si parla di Grillo e dei suoi parlamentari, sono state chiare, dure e senza mezzi termini. “Abbiamo tolto la finta sacralità al Parlamento”, “Non c’è più niente da sfasciare, diamo l’ estrema unzione a dei cadaveri”, “Letta ha fatto tutta la vita il nipote di suo zio”, “i sindacati sono esattamente come i partiti, bisogna andare oltre”. Ma è lo slogan contro Napolitano quello più duro: “è pronto l’impeachment per Napolitano. Rimarrai da solo, la tradirai da solo l’Italia, dobbiamo rifare il Paese”.
Il Movimento 5 Stelle è pronto per le prossime elezioni Europee. Si fa già campagna nei gazebo, tra la gente, sul blog e dal palco del Vaffa Day, perché come dice Grillo in queste elezioni contano i partiti e i movimenti non le coalizioni. C’è chi addirittura ipotizza già numeri e percentuali come il deputato Alessandro Di Battista che esclama “Se alle prossime elezioni europee prendiamo meno del 25% io sarò deluso”.
Guest star della manifestazione di ieri, applauditissima da tutti i partecipanti, è stato il premio Nobel per la letteratura Dario Fo. Questi ha inveito contro il debito pubblico maturato a causa dei derivati e che stanno ancora scontando di pagare i giovani.
Assenze giustificato è stato invece Assange – il creatore del sito Wikileaks – che a causa delle sue pendenze giudiziarie negli Stati Uniti non ha ritenuto opportuno presenziare neanche con un videomessaggio.
Terzo Vaffa Day quello di ieri a Genova dopo le manifestazioni di Bologna e Torino degli anni passati; il primo Vaffa Day dall’entrata dei “pentastellati” in Parlamento. Sul palco ovviamente Beppe Grillo assieme al guru del movimento Gianroberto Casaleggio mentre tutti i parlamentari inviatati e presenti sono rimasti sotto al palco a parlare con la gente, a sostenere le proprie iniziative e preparare campagna elettorale per le Elezioni Europee prossime.
Le dichiarazioni, come sempre quando si parla di Grillo e dei suoi parlamentari, sono state chiare, dure e senza mezzi termini. “Abbiamo tolto la finta sacralità al Parlamento”, “Non c’è più niente da sfasciare, diamo l’ estrema unzione a dei cadaveri”, “Letta ha fatto tutta la vita il nipote di suo zio”, “i sindacati sono esattamente come i partiti, bisogna andare oltre”. Ma è lo slogan contro Napolitano quello più duro: “è pronto l’impeachment per Napolitano. Rimarrai da solo, la tradirai da solo l’Italia, dobbiamo rifare il Paese”.
Il Movimento 5 Stelle è pronto per le prossime elezioni Europee. Si fa già campagna nei gazebo, tra la gente, sul blog e dal palco del Vaffa Day, perché come dice Grillo in queste elezioni contano i partiti e i movimenti non le coalizioni. C’è chi addirittura ipotizza già numeri e percentuali come il deputato Alessandro Di Battista che esclama “Se alle prossime elezioni europee prendiamo meno del 25% io sarò deluso”.
Guest star della manifestazione di ieri, applauditissima da tutti i partecipanti, è stato il premio Nobel per la letteratura Dario Fo. Questi ha inveito contro il debito pubblico maturato a causa dei derivati e che stanno ancora scontando di pagare i giovani.
Assenze giustificato è stato invece Assange – il creatore del sito Wikileaks – che a causa delle sue pendenze giudiziarie negli Stati Uniti non ha ritenuto opportuno presenziare neanche con un videomessaggio.
Emanuela Nicoloro