“Leonardo, Raffaello e Caravaggio: una Mostra Impossibile – L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale” a Napoli, presso il convento di S. Domenico Maggiore, in Vico San Domenico Maggiore 18, dal 3 dicembre 2013 al 14 aprile 2014.
Centoventi le opere esposte di tali giganti della pittura rinascimentale, riprodotte in scala 1:1 e ad altissima risoluzione. Vi saranno, precisamente, 63 dipinti di Caravaggio, 37 di Raffaello (compresa La scuola di Atene) e 17 di Leonardo (tra cui L’ultima cena). Sarà inoltre possibile prender visione di prodotti audiovisivi che abbiano raccontato e approfondito la storia dei tre artisti.
“Una Mostra Impossibile”, è stata ideata e diretta da Renato Parascandolo e la direzione editoriale e scientifica è stata a cura di Ferdinando Bologna. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, il progetto è stato realizzato grazie al sostegno de: Comune di Napoli, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo, Rai Radiotelevisione Italiana e Associazione Pietrasanta Polo Culturale. La città di Napoli, può inoltre vantare di un privilegio: è la prima ad ospitare tre artisti. Difatti, “Una Mostra Impossibile” ha generalmente ospitato le opere di un unico autore. Insomma, è stato fatto un gran bel regalo per Natale ai cittadini partenopei e alla loro terra natia.
All’inaugurazione istituzionale interverranno il Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, Dario Fo, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, il direttore del Centro di produzioni Rai di Napoli Francesco Pinto, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l’assessore alla cultura Nino Daniele. Il 13 dicembre è prevista la visita del presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, mentre durante la prima settimana di gennaio quella del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ricordiamo che il convento di San Domenico Maggiore è stato chiuso al pubblico dal 15 novembre proprio per consentire l’allestimento della mostra, la cui conferenza stampa si è tenuta oggi, dalle ore 11.00 presso il sopra citato convento.
Francesca Saveria Cimmino