[dropcap]N[/dropcap]apoli è una delle città più belle del mondo: i suoi colori, i suoi profumi, le sue bellezze, i suoi sapori e la sua gente forse sono uno “spettacolo” unico ed un vanto turistico senza rivali. Ma questo fregio sembra destinato al dimenticatoio, sembra destinato a sfiorire di giorno in giorno, dato che ormai da anni il turismo nel capoluogo partenopeo sta subendo un progressivo calo in balia di non poche difficoltà e disagi. A denunciare la forte crisi ai microfoni de Linkazzato.it è Ettore Cucari, presidente della Fiavet Campania (Federezione Italiana Agenzie Viaggi e Turismo). Un crollo dettato da diversi e complessi fattori, a cominciare dai tanti disservizi della città che ovviamente danneggiano l’immagine della stessa. Secondo Cucari infatti il turista è un “cittadino temporaneo” e come tale si ritrova a combattere contro tutte le quotidiane difficoltà che un napoletano incontra: a partire dai mezzi pubblici con i loro ben risaputi ritardi e corse fantasma, alla mancanza di una segnaletica adeguata e di una mappatura della città, fino all’assenza di sicurezza che vede i turisti vittime di rapine ed estorsioni di ogni genere. Ma ultimamente sembra venir meno anche la famosa cortesia, il famoso “calore” dei cittadini partenopei sempre più “freddi” e poco gentili nei confronti dei visitatori. [divider]E le Istituzioni non sono da meno: Cucari denuncia una vera e propria “piramide” di tornaconti ed incompetenze che gettano l’industria del turismo nel mare del caos e della mediocrità. A cominciare da quella Nazionale “carente” e che dopo l’art. V della Costituzione ha demandato tutto alle Regioni. Queste a loro volta sono disomogenee ed arretrate nella promulgazione turistica; in particolare, nel caso della Regione Campania si attende una legge da 30 anni. Una legge che sembra non arrivare mai dato il conflitto tra le Istituzioni e gli imprenditori i quali mirano ad una normativa atta a promuovere il turismo ed una buona ricezione di esso. Mentre le Istituzioni invece finiscono con il “creare una serie di posti che dovrebbero essere occupati da presunti esperti che tali non sono, in genere di ‘esperto’ hanno solo le loro militanze politiche”. A detta del presidente, le Province invece “hanno ben poca funzione” ed infine i Comuni, che hanno il compito di fare accoglienza, con la grossa “indisponibilità finanziaria, di accoglienza riescono a farne ben poca”. [divider]Gran parte della crisi è scaturita da una politica che “non ce la fa” al cospetto di Istituzioni che secondo l’intervistato “continuano a ragionare secondo dei criteri e degli schemi che sono obsoleti ma che non hanno portato più a niente. Noi combattiamo – continua il capo Fiavet- contro competitor che hanno le ‘bombe atomiche’ come turismo mentre noi ancora andiamo con la baionetta. Noi non riusciamo a reggere l’impatto con gli altri che hanno continuato a rubarci il turismo e continueranno ancora”. Bisogna necessariamente cooperare insieme in modo adeguato, effettuare dei piani strategici ed abbandonare i vecchi sistemi che “servono solo per prendere voti”. E’ importante lavorare con chi è competente e conosce il settore. Solo in questo modo Napoli potrà ritornare a splendere e non solo, perché, così facendo, si potranno creare anche nuovi posti di lavoro e diminuire di conseguenza, almeno in parte, la forte delinquenza causata dalla disoccupazione. La città potrebbe ritrovare quel benessere sociale che tanti napoletani aspettano da troppo tempo. Puntare sul turismo, investire in questa vera e propria industria rappresenta, dunque, una valida soluzione. Un impegno per cittadini e Amministrazioni, un esempio concreto di come il Paese può cambiare e migliorare sfruttando le proprie risorse. Perché le risorse ci sono ma troppo spesso vengono “occultate”dagli interessi e dalla malamministrazione che in Italia sembrano imperare in ogni settore.
Intervista al Presidente della Fiavet Campania (Federazione Italiana Agenzie Viaggi e Turismo), Ettore Cucari
Intervista su Radio KissKissNapoli
Bruna Di Matteo