[dropcap]S[/dropcap]i continua a parlare di Terra dei Fuochi e di alimenti contaminati: in arrivo una nuova e disperata provocazione allo scopo di scuotere le “teste dure” di coloro che affermano ancora che gli alimenti provenienti dalle zone del comprensorio di Napoli e Caserta siano sani. A parlare ai microfoni de linkazzato.it è Ilaria Puglia, giornalista di Parallelo 41 che da tempo segue la vicenda. La giornalista si fa portavoce di “Cavoli amari. Politici mangiate con noi i prodotti della Terra dei Fuochi”, una manifestazione programmata per il prossimo 2 novembre e che ha lo scopo di “invitare a pranzo” le istituzioni, offrendo loro frutta e verdura raccolte direttamente dalle campagne delle “zone rosse”. In particolare il simbolo dell’onorevole tavolata saranno i famosi “cavoli di Caivano”. Proprio quei cavoli che il Commissario alle bonifiche, Mario De Biase, ha sostenuto essere solo “troppo maturi” nonostante il loro evidente aspetto avariato e la grossa quantità di metalli pesanti e veleni risultati dalle analisi effettuate dall’ARPAC. Risultati, questi, mai resi noti alla cittadinanza.[divider] Una gravissima problematica che non riguarda esclusivamente le zone della Terra dei Fuochi ma l’intera Campania e non solo, dato che i prodotti di questi luoghi vengono distribuiti in tutta la regione ed al di fuori di essa. Smistamenti che avvengono rigorosamente senza una provenienza controllata, come spiegato dalla Puglia: “I prodotti coltivati a Caivano vengono importanti anche al mercato di Fondi ed il mercato ortofrutticolo di Giugliano, il più grande d’Italia, è un mercato che funziona senza alcuna regola, per la maggior parte si tratta di persone che vendono a nero quindi senza tracciabilità fiscale e senza provenienza certa dei prodotti”. Siamo tutti a rischio, quindi, nessuno escluso. Gli invitati d’onore che godranno del prestigioso ed “appetitoso” banchetto sono il Commisario De Biase, il Ministro della Salute Lorenzin, il Ministro all’Ambiente Orlando, il Presidente della Ragione Caldoro, tutti i sindaci, gli assessori, gli amministratori locali ed i pm coinvolti nelle indagini. Saranno di esempio? Riusciranno a mangiare senza paura? Tanto se non c’è pericolo, il problema non sussiste. [divider]Ma è davvero inesistente questo pericolo? Sta di fatto che la Terra dei fuochi presenta il 45% di neoplasie ed un tasso di mortalità inspiegabilmente di gran lunga superiore alla media, dove i bambini sono morti per aver mangiato un brodino vegetale, dove nei “cimiteri non c’è più spazio”, come affermato dalla nostra intervistata. Ed il tutto si consuma davanti alle istituzioni ancora una volta silenziose ed assenti. Ma ci sono tante altre situazioni che non quadrano in tutto questo “marciume”, come la mancanza di un registro tumori e la presenza di dati mai ufficializzati. Secondo la giornalista, sono sempre e solo le associazioni a dover denunciare una condizione che è sotto il naso di tutti da troppi anni. Un compito, questo, che invece spetterebbe a chi di dovere. Mentre la gente continua a morire, non resta che provocare dunque, non resta che sfidare le istituzioni nella speranza che aprano gli occhi una volta e per tutte. Mangeranno? E voi, mangereste?
Intervista ad Ilaria Puglia, giornalista di Parallelo 41
L’intervento a Radio Kiss Kiss Napoli
Bruna Di Matteo