

E’ ancora in scena fino al 18 dicembre (venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.30) al Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano, la bellissima edizione di “’E piscature”, celebre opera di Raffaele Viviani, che dal 3 dicembre sta mietendo consensi di critica e di pubblico. Questo impegnativo e moderno testo, che l’autore stabiese scrisse nel 1925, ci fa entrare nella realtà di una comunità di pescatori del tempo, tanto rude quanto complicata, portando alla ribalta tematiche di grande attualità, quali il dramma familiare e la violenza atavica che si perpetra sulle donne.
Una storia ancora attuale tra mare e famiglia
Vincenzo Borrelli, oltre ad essere interprete di questo fortunato allestimento, firma anche adattamento e regia. Il regista raccoglie la comunità, dice: “… come in una sorta di ampolla, come se questo spaccato di vita fosse immobile e immutabile, tant’è che dopo quasi cento anni dalla stesura dell’opera, ancora oggi parliamo di argomenti che ne costituiscono il tema dominante. La scena è ideologicamente divisa in due: l’ambiente casalingo racchiude la dimensione più familiare, ma è anche palcoscenico del dramma, fulcro della vicenda; l’ambiente esterno, governato e dominato dal mare”.
In scena Viviani e talento
In scena una compagnia di talentuosi interpreti, nessuno escluso, a cominciare dallo stesso Borrelli, impeccabile e sorprendente nel ruolo del capopesca Domenico, capofamiglia e secondo marito di Concetta, un’abile e appassionata Rosaria De Cicco. Toccante l’interpretazione di Cristina Ammendola, che è Catarì, vittima dello stupro familiare che è fulcro del dramma. Ma lo spettacolo vive, come detto, di attori tutti dalle straordinarie doti, non solo recitative ma anche canore: Enzo Attanasio, appassionato e bravissimo Ciciariello, che tenta invano di mettere in guardia la madre dal patrigno; Vincenzo Merolla, emozionante Zì Agusti’, il vecchio nonno; i due pescatori Antonio Tatarella, dalle brillanti doti canore, e Francesco Gambini; Nancy Fontanella e Cristina Di Fiore, le due vicine.

Lo spettacolo, trasformato da Borrelli in atto unico, scorre fluido e piacevole, tenendo sempre alta la tensione, quasi catartica, del racconto, le cui atmosfere, surreali eppure così concrete grazie anche alle scene del CTS e agli affascinante costumi di Annalisa Ciaramella, vengono cucite, sottolineate, descritte o commentate dalle seducenti musiche originali di Alessandro Liccardo. A completare l’alchimia di questa bella messinscena, le luci di Chiara Rita Aprea.
Insomma, per chi non lo avesse ancora visto, “’E piscature” del Centro Teatro Spazio è uno spettacolo assolutamente da non perdere, per vivere l’opera del grande Viviani, in una suggestiva e indovinata edizione che ne rivela tutta la modernità.