[dropcap]”C[/dropcap]rediamo che la street-photography rappresenti tutto ciò che questo mezzo di comunicazione debba essere. Nessuna posa, nessuna preparazione e nessuna artificiosità. Scatti rubati e vita reale. Questa è la fotografia che preferiamo “: sono queste le parole di Roberto Miller, co-autore della mostra. Trenta le foto esposte dal 3 al 14 ottobre presso la Fonoteca di Via Morghen; tutte aventi come tema la strada: cani, treni, stazioni, neri, vecchi, barboni. Sono loro alcuni protagonisti della scena ed i soggetti su cui i due giovani esordienti fotografi preferiscono indirizzare i loro sguardi ed i loro obiettivi.
Olimpia Simonetti, 25 anni, laureata in sociologia, appassionata di fotografia, ha lavorato per eventi privati. Roberto Miller, 29 anni, diplomato al liceo artistico, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, la “Scuola italiana di Comix” e si è specializzato nella scrittura creativa per i media audio visivi.[divider]”Le nostre foto sono state scattate con qualsiasi tipo di dispositivo: reflex, macchine compatte e smartphone. Abbiamo vagato per le strade facendo in modo che i soggetti dei nostri scatti non si rendessero conto di essere i protagonisti delle future foto. È stato difficile e abbiamo perso centinaia di momenti validi da immortalare; ma anche questa è street-photography “, commenta Olimpia Simonetti. E’ necessario dar voce a chi non può esprimersi e resta, troppo spesso, isolato nel silenzio.“Bisogna ritornare nella strada, nella strada per conoscere chi siamo”, era questa una frase della canzone C’è solo la strada di Giorgio Gaber. Dunque, “abitare” e raccontare la strada, in quanto luogo in cui, al meglio, forse, si possa imparare a (soprav)vivere.
Francesca Saveria Cimmino