
E’ nato come stadio di calcio alla fine degli anni ’20, ha ospitato anche le partite del Napoli, è stato utilizzato dalle SS come campo di concentramento nel quale rinchiudere i napoletani da inviare in Germania . Stiamo parlando dello Stadio Collana e di quello che è stato un palazzetto dello sport polifunzionale (dall’atletica leggera, alla pallacanestro, passando per la scherma e il pattinaggio), e di cui oggi non resta che una porta chiusa oramai da due lunghi anni.
Una situazione insostenibile, soprattutto davanti al nulla di fatto a seguito dell’assegnazione dell’impianto alla società Giano il 23 luglio scorso, composta dal costruttore Paolo Pagliara e dagli ex calciatori Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara e dinnanzi all’uscita di scena di quest’ultimo a causa di “Visioni divergenti sull’organizzazione societaria”, la situazione è ripiombata in una fase di stallo.
Ma sulla questione ci vuole vedere chiaro l’Avvocato Annapaola Orsini, a capo del Comitato Acmè Napoli del Vomero, che ha lanciato l’iniziativa di un flash mob per svegliare e mobilitare le coscienze di cittadini e istituzioni, una chiamata alle armi spontanea, slegata da ogni colore o orientamento politico, una chiamata alla costituzione di un comitato di gente che crede nel valore aggregatore dello sport.
“E’ chiuso da due anni, adesso vogliamo chiarezza”. Queste le parole di Anna Paola Orsini, promotrice dell’iniziativa , presidente del Comitato Acmè del Vomero. In piazza, presente anche una delegazione dei Verdi con il consigliere comunale, Marco Gaudini e quello della V Municipalità, Rino Nasti che hanno rivolto un appello all’ex calciatore del Napoli, Fabio Cannavaro, che detiene alcune quote della società Giano, che dovrebbe realizzare la riqualificazione dell’impianto.
Simbolo dello stato di degrado e di abbandono della piazza e dello stadio è un quadrato di ferro arrugginito, quel che resta del canestro che sormontava la piazza, che aggregava tanti giovani e che per incuria si è arrugginito per poi essere rimosso senza essere sostituito. Ma grazie anche all’appello della stampa e del comitato, un imprenditore partenopeo si è offerto di finanziare l’acquisto di un nuovo canestro, simbolo, si spera, di una nuova rinascita.
Il video del flash mob in Piazza IV Giornate
http://https://youtu.be/S3BT1riiAFA