
Il comitato “Una spiaggia per tutti” sarà alla rotonda Diaz sabato 14 maggio dalle ore 10:30 per la seconda tappa della campagna “Le spiagge di Napoli 2014”, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni in cui versano gli esigui arenili cittadini e spingere le istituzioni a rimuovere gli ostacoli che impediscono ai napoletani la libera fruizione del loro mare. Napoli è l’unica tra le grandi città di mare che non ha una grande spiaggia pubblica, mentre forme diffuse di inquinamento e privatizzazione precludono ai suoi abitanti l’accesso a questa risorsa.
L’iniziativa si articola in quattro appuntamenti settimanali, uno per ogni sabato del mese di giugno, localizzati su quattro spiagge ‘problematiche’ del litorale napoletano. Sabato scorso un’allegra folla di famiglie e bambini ha risposto all’appello del comitato per invadere pacificamente un pezzo di spiaggia pubblica di Posillipo che l’imprenditore pregiudicato Alfredo Romeo ha illegalmente trasformato da vent’anni in un giardino privato. L’iniziativa è stata bruscamente interrotta nel pomeriggio dal grottesco intervento di un reparto di Celere, che ha sgomberato i bagnanti dalla spiaggia accusandoli di ‘occupazione abusiva di area demaniale’! Questo dimostra quanto poco le istituzioni pubbliche tutelino il diritto al mare, schierandosi all’occasione contro i cittadini in difesa degli speculatori privati!
Questo sabato il comitato si recherà con i cittadini a partire dalle 10:30 presso Mappatella Beach, la minuscola ed affollata spiaggetta pubblica che rappresenta da sempre un precario sfogo per i ceti popolari emarginati dal mare. Le odierne polemiche sull’uso ‘improprio’ del lungomare Caracciolo da parte dei bagnanti risultano ipocrite nella misura in cui non evidenziano la sottrazione degli spazi marini operata dagli operatori commerciali con gli approdi turistici di Castel dell’Ovo-Mergellina ed i lidi balneari privati sulle adiacenti spiagge di Posillipo. Infatti, se nel medio periodo il diritto al mare per i napoletani può essere attuato solo disinquinando ed attrezzando ad uso pubblico gli arenili di San Giovanni a Teduccio e Bagnoli-Coroglio, l’unica azione immediata per decongestionare Mappatella beach è la trasformazione in spiagge pubbliche dei lidi privati di Posillipo e la riapertura delle discese a mare dell’area privatizzate. A questo che dovrebbe pensare il Comune (che in passato aveva anche promosso su questo tema una ‘task-force’, sul cui operato nulla si conosce), piuttosto che agitare demagogicamente progetti ed eventi sul ‘lungomare liberato’.
Gli appuntamenti successivi riguarderanno proprio le spiagge di San Giovanni a Teduccio e Coroglio: la prima, compromessa da attività portuali, centrali elettriche e scarichi fognari; la seconda, prima inquinata dall’industria e poi privatizzata dai concessionari ‘balneari’ con la complicità di Comune ed Autorità Portuale.
Il comitato “Una spiaggia per tutti” agisce per promuovere il recupero del litorale cittadino alla libera fruizione balneare, contro privatizzazioni ed inquinamenti; nel 2012 ha promosso e fatto approvare dal consiglio comunale una delibera d’iniziativa popolare firmata da 13mila napoletani per destinare a spiaggia pubblica il litorale da Coroglio a Bagnoli.