Nuovi problemi per il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, dopo la condanna a un anno di reclusione con sospensione di pena per aggressione ai danni di una vigilessa, è di pochi giorni fa la notizia di una nuova inchiesta che lo colpisce. L’accusa ai danni del politico pomiglianese e dell’imprenditrice Maria Luisa Faraone Mennella, alla guida della società Idis, è di corruzione nell’ambito del progetto di riqualificazione della periferia orientale della città, attraverso la costruzione a Ponticelli del nuovo stadio del Napoli, progetto tra l’altro mai andato in porto. [divider]Le indagini riguardano un presunto impegno preso dall’amministrazione con la Faraone Mennella in periodo di campagna elettorale; in un’intercettazione telefonica Sodano avrebbe avanzato la richiesta di “far fuori” alcuni, ora ex, assessori che si opponevano “all’asse” con la Mennella. [divider]Richiesta che il vicesindaco smentisce in una nota, «La frase – spiega – non fu mai pronunciata da me, viceversa dal mio interlocutore». Si dichiara inoltre sereno perché il suo operato «è stato trasparente». Anche la Mennella si difende, e dichiara, «L’inchiesta prende le mosse dalle diffamanti dichiarazioni di Aurelio de Laurentiis». Al gip Isabella Iaselli, dopo aver respinto la richiesta di archiviazione del caso dai PM, restano ora soltanto 90 giorni per fare ulteriori accertamenti; tre mesi per sentire un grande numero di testimonianze. Tra i teste anche gli ex assessori Realfonzo, De Falco, Di Nocera, Dario Boldoni e Aurelio De Laurentiis.