[dropcap]U[/dropcap]n’ eccellenza dello sport nel cuore di Cavalleggeri. Un centro di aggregazione, condivisione e socialità in una zona, considerata dai più, difficile. Stiamo parlando dello Skating Club Edenlandia , una scuola di pattinaggio artistico pluripremiata a livello nazionale ed internazionale. Un “gioiellino” tutto napoletano che nasce nel lontano 1972 all’interno del parco divertimenti Edenlandia ad opera di Giuseppe Scala ed Adriana Rotoli. Oltre cento ragazzi iscritti provenienti da tutta la Campania e l’Italia si allenano duramente per ore sulla pista gestita ed autofinanziata dai fratelli Scala che con orgoglio e passione mantengono da oltre trent’anni l’attività messa su dai genitori. Tra i campioni c’è Enrico Sansone, 19 anni, di Cavalleggeri, che l’anno scorso ad Auckland si è aggiudicato l’argento ed il bronzo del titolo mondiale, e Sara Contardo, 15 anni, toscana, ospitata a casa dell’allenatore Claudio Scala, il quale, proprio per accogliere i ragazzi di altre regioni , ha “sacrificato” una stanza della sua abitazione.[divider] Bravura, esperienza e tanta dedizione che, ad oggi, trovano non poche difficoltà per le attività. La pista infatti necessita di uno spazio al coperto, di una struttura capace di accogliere i giovani atleti tutto l’anno soprattutto d’inverno. “Abbiamo più volte fatto richiesta al Comune di Napoli di affidarci una struttura in gestione – racconta Claudio Scala -. Ogni volta però le nostre richieste cadono nel dimenticatoio nonostante impegni e promesse”. Per tale scopo, tempo fa erano state individuate due strutture nella zona antistante l’Italsider di Bagnoli , strutture che presentano piste da pattinaggio complete e coperte. Finora però ancora nulla di fatto, sebbene si siano susseguiti numerosi incontri e progetti presentati al sindaco De Magistris anche per l’individuazione di aree alternative o per la copertura dell’attuale pista. “I ragazzi d’inverno sono costretti ad allenarsi all’aperto – continua Scala -. Siamo conosciuti in tutto il mondo avendo raggiunto importantissimi traguardi. I mesi invernali sono quelli della preparazione atletica dei nostri campioni, una fase delicata che non può essere limitata. Chiediamo solo una struttura coperta, non vogliamo sovvenzioni. Per ora ci arrangiamo come possiamo, i genitori, il nostro vero sponsor, ci supportano e ci sostengono. Fra qualche mese riusciremo anche ad installare le docce per i nostri atleti”. Attualmente la grande famiglia dello Skating Club Edenlandia attende ancora risposte. A differenza di quella Cittadella dello Sport, un progetto che sarebbe dovuto nascere proprio nel quartiere, non più realizzata, a Napoli c’è ancora qualcuno che crede concretamente nello sport e nelle eccellenze. Un paradosso che proprio queste eccellenze non vengano valorizzate e sostenute dalle istituzioni locali, non credete?
Intervista a Claudio Scala
Paola Di Matteo