
È curioso che proprio nel momento in cui in Francia il Ministro dell’ecologia Segolene Royal
annuncia, tra le misure antismog, l’arrivo di un’indennità di 25 centesimi a chilometro percorso per chi va al lavoro in bicicletta, invece in quel di Napoli, accada che la sperimentazione del bikesharing sia finita.
L’associazione Cleanap, attraverso un comunicato stampa del 30 settembre, fa sapere che è terminato il periodo di sperimentazione, che l’iniziativa si trova in una situazione di stand by e non si conoscono al momento le sorti del progetto.
L’iniziativa che poi non è del comune di Napoli, ma corrisponde ad un progetto del MIUR che ha messo a bando i fondi con i quali l’associazione si è aggiudicata il servizio, è allo stato attuale compromessa.
Il servizio mette a disposizione di tutti delle ciclostazioni dislocate in alcuni punti della città, fornite di biciclette, per offrire un trasporto per brevi distanze che si differenzia dal semplice noleggio di bici e che oltretutto è utile a turisti, ma anche cittadini, che attraversano le zone pedonalizzate della città. Inoltre l’associazione mette un’app a disposizione per fornire informazioni all’utente come la segnalazione di luoghi e di beni culturali da visitare. Questo fino alla sospensione.
L’associazione ha anche coinvolto in questo periodo 15 persone under 35 con contratti a progetto, a dimostrazione del fatto che la mission di rendere vivibili le nostre città con idee e e progetti innovativi è compatibile con le trasformazioni del mondo del lavoro e crea anche occasioni di sviluppo.
Anche il feedback ricevuto dagli utenti è stato estremamente positivo, perchè solo nei primi nove mesi dell’anno in corso hanno contato 51000 sessioni, per quasi 15000 ciclisti, in un tempo complessivo di 12451 ore 39 minuti.
Stando così le cose, perchè non continuare?